Nove mesi di carcere, otto mesi ai domiciliari, la perdita del lavoro come frontaliere, più l'infamante accusa che lo segnerà per tutta la vita: quella di abuso sessuale sulle figlie, che all'epoca della denuncia, nel 2012, avevano 4 e 5 anni. Tutto questo è stato quello che ha dovuto subire un padre 40enne di Tirano.
La vicenda è iniziata con la denuncia da parte della moglie: le sue accuse avevano spinto gli inquirenti a piazzare delle telecamere in bagno. Dalle registrazioni, l'accusa, guidata dall'avvocato della madre delle bimbe e sostenuta dal consulente d’ufficio, Dante Ghezzi di Milano, avrebbe voluto dimostrare le presunte violenze sessuali del marito alle figlie durante il bagnetto.
Ma così non è stato. Il giudice Fabio Giorgi ha assolto il papà 40enne di Tirano con la formula "perchè il fatto non costituisce reato" e insufficienza di prove. A scagionarlo sono state decisive le deposizioni di due professionisti che, visionato più volte il video, hanno respinto con forza l'accusa: lo psicologo Giuliano Balgera e lo psichiatra Edgardo Sandrini. Il quotidiano Il Giorno racconta come, alla lettura della sentenza da parte del Giudice, l'innocente papà sia scoppiato comprensibilmente in lacrime.
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