Gli annunci primaverili di Trenord e Assessorato lombardo sul trasporto ferroviario “da e per” la nostra provincia avevano prospettato innovazioni e miglioramenti, quali: aumento delle corse con prolungamento della fascia oraria giornaliera di collegamento con Milano, treni e materiale ferroviario innovato, interventi sulle infrastrutture ecc... -
Invece, non solo le “promesse primaverili” tardano ad arrivare, ma c'è una novità che va nel senso opposto a dette promesse e, cioè, che molti convogli “da e per” Milano si sono accorciati passando dalle 8 alle 5 carrozze con disagio per i viaggiatori soprattutto per quelli diretti nelle nostre valli che, con difficoltà, trovano posto a sedere e sono costretti a fare gran parte del viaggio in piedi.
Tale circostanza è stata direttamente costatata dallo scrivente che giovedì 19 giugno ha preso il diretto Milano - Tirano delle 16,20 ed ha assistito alla “compressione” dei viaggiatori, molti dei quali in piedi, al momento della partenza e per buona parte del tragitto. In pratica, oltre al danno delle mancate innovazione c'è la beffa dell'accorciamento del treno.
Con tutta evidenza siamo di fronte ad una diminuzione del servizio se non ad un vero e proprio disservizio, soprattutto nei confronti dei visitatori delle nostre montagne con implicazioni gravi per il settore turistico che è strategico per la nostra economia. Sembrerebbe che l'accorciamento del treno dipenda da difficoltà a reperire materiale idoneo (in tal caso vetture) data la carenza di manutenzione. Dunque: meno materiale viene sottoposto a manutenzione e meno materiale è disponibile per essere messo su ferrovia.
Tale ipotesi, se avvalorata, confermerebbe quanto la FIT CISL da tempo denuncia riguardo ad una vera e propria scelta di Trenord rivolta a risparmiare sulla manutenzione, scaricando il disagio che ne consegue sui viaggiatori delle linee ferroviarie che ci interessano.
La FIT CISL di Sondrio, preoccupata per le implicazioni negative derivanti dal disagio che la scelta di Trenord ha prodotto, si sta adoperando, attraverso i suoi vertici regionali, per avere da Trenord maggiori informazioni e spiegazioni sulla vicenda e, soprattutto, per conoscere le intenzioni sul futuro prossimo del trasporto ferroviario che interessa la nostra provincia.
FIT CISL Sondrio
Referente Settore Trasporti
Michele Fedele
Michele Fedele
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