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venerdì 6 giugno 2014

M5S RASSICURA: "NESSUN PROVVEDIMENTO CONTRO IL GRANO SARACENO"

In relazione alla querelle on line scatenatasi riguardo ad un refuso di stampa relativo ad una proposta di legge del luglio 2013 contro la contraffazione agroalimentare, il MOVIMENTO 5 STELLE VALTELLINA VALCHIAVENNA tranquillizza che alcun provvedimento è stato adottato o proposto in sfavore del grano saraceno e che chi ne fa uso non rischia sanzioni penali.
Un noto quotidiano della provincia di Sondrio ha dedicato ampio spazio a questa comica vicenda, dando spazio ad alcune considerazioni (“bufale”) circolate in alcuni blog e social forum, senza verificare le fonti. Ma è vizio di una certa stampa dare notizie infondate e senza alcun riscontro reale.
Altrettanto ha fatto Sertori che ha rilasciato delle dichiarazioni mendaci a riguardo. Sertori ha dimenticato di dire che quella proposta di legge del 2013, catapultata, oggi, sui media solo per dileggiare il M5S, in realtà è un testo contenuto in un atto del parlamento già depositato da altri. L’espressione compare infatti nella “Relazione sulla contraffazione nell’agroalimentare” presentata nel 2011 dagli onorevoli Giovanni Fava (Lega Nord) e Luca Sani (Pd). “Le stime di Coldiretti”, si legge, “evidenziano come almeno un terzo del fatturato suddetto sia raggiunto con materie prime di importazione e testimoniano che quasi tutti i prodotti sono rivenduti con l’immagine del nostro paese. Ad esempio un terzo della nostra pasta, venduta in Italia, è fatta con grano saraceno “. Peccato che il grano saraceno (nome scientifico Polygonum fagopyrum) è da secoli ampiamente coltivato in Italia, dove si usa per produrre specialità come la polenta taragna o i pizzoccheri della Valtellina. Sertori in quel frangente ha taciuto e non ha stigmatizzato la grossolanità del collega Fava…
L’intento della proposta di legge presentata nel 2013 dal M5S volge nella direzione opposta, ovvero quella di tutelare i nostri prodotti agroalimentari nazionali. La frase incriminata che recita “La pasta venduta in Italia è prodotta per un terzo con grano saraceno” è stata, in realtà, già segnalata e l’aggettivo “saraceno” dovrà essere sostituito con “straniero”.
Si vuole rammentare al Signor Sertori che, se lui preferisce lo sforzato a 5 stelle, il Movimento preferisce una tutela del territorio e delle sue peculiarità “a cinque stelle”. Prova ne sia che il movimento 5 stelle è da sempre attivamente impegnato nella preservazione delle risorse del nostro territorio, conducendo battaglie in difesa dell’acqua nonché in prima linea nella salvaguardia della biodiversità e dell’ambiente dei territori della nostra provincia.
Al contrario della Lega (grande assente), noi, del Movimento 5 stelle Valtellina e Valchiavenna, siamo stati presenti alla festa organizzata dal comitato del Ranée, che abbiamo supportato nella loro lotta di salvaguardia di un territorio agricolo di gran pregio minacciato da un obbrobrioso progetto previsto dal cosiddetto piano cave, che già a livello provinciale poteva essere bloccato, se vi fosse stata la volontà politica. L'attuale amministrazione provinciale, inoltre, nulla ha fatto per favorire la coltivazione del grano saraceno nella nostra Valle. Non ha mai attuato, infatti, alcuna politica di sostegno a favore delle imprese operanti nel settore. Non si è mai spesa per la tutela dei vecchi disciplinari di coltura risalenti a 400 anni fa e non ha mai promosso il recupero dei terrazzamenti, vocati a questo tipo di coltivazione.
Movimento 5 Stelle Valtellina Valchiavenna

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