«Parteciperò a Santiago in rosa perché credo nell'associazione: ho visto come lavora e da un anno a questa parte usufruisco anch'io dei suoi servizi... Riuscire a dare un piccolo contributo è il minimo che posso fare!». E’ nelle parole di Cecilia Cantoni, 34enne di Valdisotto, con alle spalle una recente esperienza da paziente all'Ospedale di Sondalo per carcinoma mammario, lo spirito di Santiago in rosa, la manifestazione di Cancro Primo Aiuto giunta alla quarta edizione: quest’anno sarà nel segno di santa Gianna Beretta Molla, patrona dell’associazione, perché nel 2014 ricorrono i dieci anni dalla sua canonizzazione e la meta sarà quindi Roma.
Dopo aver toccato Santiago de Compostela, Fatima e Lourdes, la manifestazione promossa da Cancro Primo Aiuto si svolgerà quest'anno tra il 28 settembre e il 5 ottobre, e avrà come itinerario, appunto, i circa 800 km che separano Monza dalla Città Santa, toccando, però, i luoghi dove è nata e vissuta santa Gianna Beretta Molla, cioè Magenta.
Ma non è questa l'unica novità: tra le bikers che porteranno a termine la manifestazione, vi sono anche cicliste che l'esperienza del cancro l'hanno vissuta sulla propria pelle o lavorano in reparti dove incontrano tutti i giorni le ammalate e ora hanno deciso di mettere a disposizione un po' delle loro energie e del loro tempo per aiutare altre donne. Inoltre, pedaleranno verso Roma anche le atlete del Vero Volley di Monza, consorzio gemellato con Cancro Primo Aiuto.
Ma non è questa l'unica novità: tra le bikers che porteranno a termine la manifestazione, vi sono anche cicliste che l'esperienza del cancro l'hanno vissuta sulla propria pelle o lavorano in reparti dove incontrano tutti i giorni le ammalate e ora hanno deciso di mettere a disposizione un po' delle loro energie e del loro tempo per aiutare altre donne. Inoltre, pedaleranno verso Roma anche le atlete del Vero Volley di Monza, consorzio gemellato con Cancro Primo Aiuto.
E' intenzione dei partecipanti portare a Roma e consegnare a Papa Francesco quella che è stata chiamata la “Papa Bike”, una bicicletta bianca, realizzata appositamente per l'occasione dall'Atala, main sponsor dell'iniziativa.
«Siamo felici di poter riproporre questa iniziativa – ha dichiarato Roberto Ciceri, presidente vicario di Cancro Primo Aiuto - L’esempio di donne che aiutano altre donne, per di più che sono state a contatto diretto con il cancro, è un esempio e uno sprone a tutte per avere la forza di superare la malattia».
«Siamo felici di poter riproporre questa iniziativa – ha dichiarato Roberto Ciceri, presidente vicario di Cancro Primo Aiuto - L’esempio di donne che aiutano altre donne, per di più che sono state a contatto diretto con il cancro, è un esempio e uno sprone a tutte per avere la forza di superare la malattia».
Scopo della manifestazione è raccogliere fondi per sostenere la Struttura semplice dipartimentale di Senologia chirurgica dell'Ospedale Sacco di Milano guidata dal professor Fabio Corsi. In particolare per acquistare, in collaborazione con l'Università di Milano, una tomosintesi mammaria, «una tecnologia all’avanguardia – ha spiegato Corsi - che permette di individuare la presenza di tumori che con la semplice mammografia sarebbero difficili da rilevare».
Una parte dei fondi raccolti servirà anche per continuare a portare avanti il Progetto Parrucche (sostenuto anche dalla edizione 2013 di Santiago in rosa) che sta avendo sempre più successo: nei primi quattro mesi dell'anno sono state distribuite oltre 700 parrucche.
Una parte dei fondi raccolti servirà anche per continuare a portare avanti il Progetto Parrucche (sostenuto anche dalla edizione 2013 di Santiago in rosa) che sta avendo sempre più successo: nei primi quattro mesi dell'anno sono state distribuite oltre 700 parrucche.
Cecilia Cantoni, 34 anni di Valdisotto (So), sposata e mamma di due bambine di 7 e 2 anni, ha diverse esperienze sportive alle spalle (sci da fondo a livello agonistico in età scolastica) e pratica da sempre diverse discipline. Particolarmente significativa la sua partecipazione perché Cecilia ha alle spalle, nel 2013, un'esperienza da paziente all'Ospedale di Sondalo per carcinoma mammario. «Parteciperò a Santiago in rosa perché credo nell'associazione – ha detto Cecilia - ho visto come lavora e da un anno a questa parte usufruisco anch'io dei suoi servizi... Riuscire a dare un piccolo contributo è il minimo che posso fare!».
Elisa Bonaccorsi, 35 anni di Bormio (So), sposata e mamma di 3 bambini, Pietro Lorenzo e Tommaso. Ex atleta di sci alpino ora lavora nell'albergo di famiglia con il marito. Anche lei è stata pesantemente coinvolta da questa malattia. «Purtroppo qualche anno fa ho incontrato sulla mia strada, o meglio su quella di mio figlio Pietro un brutto male, un drago che prova a divorare tutto, la leucemia – ha raccontato - Inizialmente da genitore il mondo sembrava cadermi addosso, mi sono sentita impotente, svuotata, senza forza e senza speranza. E poi ancora, ho rivissuto l'angoscia che questo "drago" ti fa provare con la mia migliore amica, una sorella per me. E' grazie ad associazioni come Cancro Primo Aiuto che, oltre ad aiutare la ricerca a fare in modo che le cure possano essere sempre più efficaci, un genitore (o un'amica) come me può ritrovare la forza e la speranza. Grazie anche agli aiuti psicologici e morali. Cancro Primo Aiuto fa molto e vorrei poter fare qualche cosa anch'io: vorrei poter aiutare come sono stata aiutata! E' proprio con la mia migliore amica che vorrei portare a termine questa "missione" di solidarietà e di sensibilizzazione perché da soli si può fare, ma insieme è meglio».
Marisa Giovenzana, 52 anni di Barzanò (Lc), dipendente presso il reparto Oncologia del Presidio di Carate dell’Azienda Ospedaliera Desio/Vimercate, è un'esperta nuotatrice (da circa 25 anni fa parte di una squadra Master di nuoto) con una grande passione per la bicicletta (strada e MBT) che l'ha portata a partecipare a diverse iniziative benefiche e ciclo-fiaccolate.
Tiziana Gurini, 36 anni di Livigno (So), sposata e mamma di tre figli ha deciso di mettersi alla prova in sella a una bicicletta ed è determinata a raggiungere Roma per abbracciare il Papa.
In questa impresa è accompagnata dal marito Andrea Rocca, 43 anni, professione “birraio” per il birrificio Livigno "il più alto d'Europa".
Gli altri accompagnatori saranno:
Lorenzo Marchesi, 40 anni di Chiuro (So), sposato e padre di tre figli, di professione promotore finanziario, ama lo sport in generale (da ragazzo ha giocato a basket nella Rigamonti Sondrio e negli anni '90 ha svolto gare di mtb a livello regionale) e ha partecipato a numerose gran fondo di mtb, circa una trentina di gran fondo sugli sci e svariate gare di runnning, comprese 5 maratone dal 2004 al 2009 (Venezia, Monaco di Baviera, Berlino, Firenze e New York).
Andrea Panzeri, 47 anni di Renate (MB), grande passione per la bicicletta (da strada e mountain bike ) ma anche per la montagna e i viaggi. I suoi viaggi in bicicletta più significativi sono stati: Il Camino di Santiago – partendo da Lourdes e arrivando fino a Fatima – in mtb in solitaria; Il camino di Santiago partendo da Renate fino a Finisterrae con altri due compagni di viaggio; Renate – Medjugorie in solitaria con la bici da corsa; il giro dei passi dolomitici; tutte le principali salite sui Pirenei francesi, rese famose dal Tour de France; e ha partecipato a tutte le principali Gran Fondo nazionali di ciclismo e un paio di gran fondo all’estero, tra cui un giro delle Fiandre. Per dieci anni ha organizzato, con un gruppo di amici, una ciclofiaccolata con partenza tutti gli anni da una località diversa per raggiungere Renate, in occasione della festa patronale: le tappe più significative sono state Roma, Assisi , Loreto , Dachau, Santuario di La Salette, San Romedio, Sacro Monte di Varallo, Slovenia, Svizzera.
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