Deboli segnali di ripartenza nel settore dei servizi avanzati. Nonostante criticità residue su alcuni aspetti della gestione, primo fra tutti gli insoluti dei clienti, l’analisi congiunturale realizzata dalla sezione Terziario Avanzato di Confindustria Sondrio evidenzia andamenti positivi per la maggior parte degli indicatori.
All’indagine hanno dato riscontro 24 imprese, la metà circa della consistenza complessiva del gruppo merceologico. I settori di attività vanno dall’informatica alla comunicazione, dalla consulenza alle risorse umane, toccando anche il commercio, l’immobiliare, i servizi professionali ed altri comparti. Sebbene molte delle aziende interpellate siano di piccole dimensioni (il 63% ha meno di 10 addetti e un fatturato inferiore a 1 milione di Euro), il campione comprende anche realtà più strutturate, comprese alcune grandi imprese.
Il questionario chiedeva di trarre un bilancio dell’attività 2013 e dare una valutazione delle prospettive 2014. Sotto il profilo dei ricavi sono emersi risultati soddisfacenti: il 54% delle imprese ha incrementato il fatturato nel corso del 2013 e il 35% si aspetta un’ulteriore crescita per il 2014; il 17% ha registrato una contrazione delle vendite nell’ultimo anno, ma solo il 4% si attende ulteriori cali nell’anno in corso. Il settore è ancora molto concentrato sull’Italia, che pesa per il 92% dei ricavi; di questi, due terzi circa sono sviluppati in provincia di Sondrio. Interessanti le indicazioni raccolte sulla marginalità, che si va stabilizzando dopo anni di pressione al ribasso: il 38% segnala margini in crescita nel 2013 a fronte del 21% che dichiara una diminuzione; per il 2014 il 63% si aspetta profitti stabili e solo l’8% prevede un’ulteriore contrazione. La forza lavoro 2013 risulta stabile per la maggior parte delle imprese (63%), mentre le prospettive 2014 indicano un confortante 50% di aziende che sta programmando nuove assunzioni a fronte di un limitato 4% che prevede riduzioni di personale.
La lunga crisi non ha tuttavia terminato di dispiegare i propri effetti, come appare chiaro dalla dinamica dei crediti commerciali. Nel 2013 il 38% delle imprese rileva un aumento delle insolvenze da clienti: un dato in diminuzione rispetto al 46% della precedente indagine, ma ancora troppo elevato. L’indice di fiducia delle aziende è però tornato ad aumentare. Il 29%, infatti, intravede nel 2014 un miglioramento delle prospettive, rispetto al 20% della precedente rilevazione: un dato positivo cui fa da contraltare un 21% di imprese che dichiara fiducia in diminuzione.
Ancora buoni segnali sul fronte dell’innovazione, tratto caratteristico del Terziario Avanzato anche negli anni della crisi. Il 74% degli intervistati dichiara di avere in corso progetti innovativi in varie aree aziendali: web, e-commerce, software evolution, system integration, archiviazione digitale, formazione online, risorse umane, comunicazione. L’ultima domanda riguarda le figure professionali più ricercate e difficili da reperire sul mercato: in prevalenza le imprese intervistate hanno indicato commerciali/sales manager, ingegneri (informatici, ambientali, gestionali) e le varie professioni legate al web: social media coordinator, web marketing specialist, web developer, graphic designer.
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