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venerdì 25 luglio 2014

FRONTALIERI E RISTORNI: ECCO LE NOVITÀ DEGLI ACCORDI BILATERALI

Si è tenuto oggi, giovedì 24 luglio 2014, in Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Svizzera del Consiglio regionale della Lombardia, l’incontro con l’economista Vieri Ceriani, consigliere per le politiche fiscali del Ministro dell’Economia, in merito agli aspetti legati al lavoro frontaliero e alle problematiche connesse. Ceriani, già sottosegretario all’Economia nel Governo Monti, segue da oltre due anni le trattative tra Italia e Svizzera riguardo all’accordo fiscale.
“Ceriani ha trattato fondamentalmente quattro tematiche: la regolazione dei capitali dei cittadini italiani non denunciati al fisco. E su questo ci ha detto che il quadro è cambiato profondamente dopo il G20, che ora obbliga allo scambio automatico di informazioni, e che stanno lavorando a un regolamento apposito in VI Commissione Finanze della Camera dei deputati – racconta Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, al termine dell’incontro –. Poi, ci ha fatto sapere che la questione delle black list sta arrivando a un’intesa di massima, sia per quanto riguarda lo scambio di informazioni, sia sulla concorrenza fiscale dannosa di alcuni Cantoni che per attuare nuove iniziative produttive nel loro territorio, si configurano come veri e propri paradisi fiscali”.
Per quanto riguarda, invece, Campione d’Italia “ci sono diverse questioni di carattere tecnico da affrontare, ma il punto principale è l’utilizzo dell’Iva svizzera senza diritto al rimborso”.
Infine, il tema più importante: “La tassazione ai frontalieri e i ristorni – elenca Gaffuri –: in sostanza, il Governo italiano persegue una soluzione che non comporti una situazione di peggioramento, sia per i frontalieri che per i Comuni. Ma detto ciò, il consigliere del Ministero non ha nascosto che l’esito del referendum ha creato un problema nel negoziato e non è privo di conseguenze. Tuttavia, ha assicurato anche che lo scenario di fondo sta portando soluzioni soddisfacenti”.
Per l’esponente del Pd è, comunque, importante il fatto che, “nonostante le tensioni tra Italia e Svizzera, almeno ci si siede a un tavolo, diversamente da quando Tremonti era Ministro. Ceriani ci ha anche detto di essere fiducioso sulla tempistica del negoziato”.
Gaffuri ha voluto chiedere al rappresentante del Governo il suo parere sulla Zes: “Ho posto il problema che non possiamo chiedere a Stati esteri di risolvere il problema della concorrenza fiscale dannosa e dall’altra parte, come sta facendo Regione Lombardia, dare avvio a un’azione similare. Oltre tutto, come ci ha ricordato, queste iniziative sono soggette a tutta una serie di vincoli e autorizzazioni e devono passare attraverso la Commissione europea”.

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