“Caro Giancarlo, condivido tutto quanto hai scritto. Mi fa piacere leggere queste tue sensate riflessioni (che magari qualcuno giudica sparate). Non mollare! Forse ci accorgeremo tardi di quanto giuste siano le tue idee”.
Quanto sopra è la risposta data da un lettore al mio articolo dedicato ad Oriana Fallaci. Ringrazio il lettore stesso per il contenuto della risposta e per essersi firmato con tanto di nome e cognome. Nel pezzo indirizzato ad Oriana le suggerivo di tenere il cappello vuoto avuto dai suoi antenati, e che conteneva le ciliegie, per metterci le mie lettere future. A distanza di pochi giorni le invio altre missive.
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LETTERA N°1
Sul quotidiano “Il Giorno” del 15 agosto 2014 è riportato un articolo dal titolo “Trovata morta nel bosco. L’ombra dell’orso sulla fine dell’avvocato”. Bruna Bianchi nell’articolo formula una ipotesi sulla scomparsa della dottoressa Cosima Schutterle i cui resti sono stati ritrovati in un bosco sotto la cima del Bernina. Una testa mozzata, altri resti altrove. Sempre come ipotesi del delitto si allude all’orso M25. Non aggiungo altro, ma i magistrati devono giungere alla fine dell’indagine. Chi mi legge sa che poco tempo fa ho scritto che nell’eventualità dell’uccisione di un umano da parte dell’orso avrei denunciato, tramite legale, per omicidio premeditato, l’Unione Europea, il Trentino e l’Alto Adige. Devo precisare che ciò avverrà solo nel caso che l’omicidio avvenga sul territorio della Provincia di Sondrio. I responsabili delle altre località si risolvano i loro problemi. Reinhold Messner, il famoso alpinista, è favorevole alla reintroduzione dell’orso. All’amato scalatore suggerisco di dimenticare i plantigradi. Pensi ai danni che portano al turismo anche dalle sue parti.
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LETTERA N° 2
Argomento: il fiume Adda da Tirano a Colico. E’ già noto che i burocrati del fu Magistrato del Po hanno sempre proibito alla Provincia di Sondrio, o meglio, all’UPS (Unione Pesca Sportiva) il ripristino delle buche nel fiume Adda, buche create negli anni per ricavare inerti da usare nell’edilizia. Dette buche servivano per la sopravvivenza dei pesci nel periodo invernale. Ora il problema è passato alla Regione Lombardia. Da fonte sicura ho appreso che detto Ente è meno burocrate e i suoi addetti più intelligenti e pratici. Le buche saranno ripristinate ricavando ottimo inerte. Inoltre il letto dell’Adda, in certi tratti, verrà abbassato. Altro risultato positivo: i cormorani e gli aironi non mangeranno più i pesci da noi pescatori pagati ai fornitori. Altro vantaggio, non si distruggeranno più i prati e i campi per ricavare le cave di prestito (vedi piana di Bianzone). Ecco che qualcosa si muove nella statica valle e questo fa parte delle maggiori deleghe date alle Regioni.
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LETTERA N° 3
“Verba volant, scripta manent” suggerivano i latini. Questa verità mi serve oggi per ricordare ai morbegnesi che esiste un documento che recita “I lavori delle tangenziali di Morbegno e di Tirano dovranno iniziare contemporaneamente”. Da tiranese avverto che nessuna variante sarà condivisa dagli abitanti della città abduana. Siamo stufi delle promesse da marinaio proferite in periodi pre elettorali. I lavori per la tangenziale di Morbegno sono stati appaltati e la ditta vincitrice ha praticato un notevole ribasso d’asta. Un accordo recita “ i soldi del ribasso d’asta serviranno per la tangenziale di Tirano”. I morbegnesi stanno tramando per spendere i denari del ribasso nella città del Bitto. Non entro nei particolari, non mi interessano. Avverto la Provincia di Sondrio, o quel che rimane della fesseria di Delrio, che se ciò dovesse avvenisse si creerebbe da noi un “Comitato di liberazione provinciale” avente quale fine quello di interrompere la viabilità a monte di Tirano. Per accedere a Bormio, località con la tangenzialina in esecuzione per raccomandazione, si dovrà passare da Livigno o dal passo Gavia. Non ci rimane che questa azione per dimostrare ai politici che esistiamo e che non siamo, come loro, degli invertebrati.
Quanto sopra è la risposta data da un lettore al mio articolo dedicato ad Oriana Fallaci. Ringrazio il lettore stesso per il contenuto della risposta e per essersi firmato con tanto di nome e cognome. Nel pezzo indirizzato ad Oriana le suggerivo di tenere il cappello vuoto avuto dai suoi antenati, e che conteneva le ciliegie, per metterci le mie lettere future. A distanza di pochi giorni le invio altre missive.
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LETTERA N°1
Sul quotidiano “Il Giorno” del 15 agosto 2014 è riportato un articolo dal titolo “Trovata morta nel bosco. L’ombra dell’orso sulla fine dell’avvocato”. Bruna Bianchi nell’articolo formula una ipotesi sulla scomparsa della dottoressa Cosima Schutterle i cui resti sono stati ritrovati in un bosco sotto la cima del Bernina. Una testa mozzata, altri resti altrove. Sempre come ipotesi del delitto si allude all’orso M25. Non aggiungo altro, ma i magistrati devono giungere alla fine dell’indagine. Chi mi legge sa che poco tempo fa ho scritto che nell’eventualità dell’uccisione di un umano da parte dell’orso avrei denunciato, tramite legale, per omicidio premeditato, l’Unione Europea, il Trentino e l’Alto Adige. Devo precisare che ciò avverrà solo nel caso che l’omicidio avvenga sul territorio della Provincia di Sondrio. I responsabili delle altre località si risolvano i loro problemi. Reinhold Messner, il famoso alpinista, è favorevole alla reintroduzione dell’orso. All’amato scalatore suggerisco di dimenticare i plantigradi. Pensi ai danni che portano al turismo anche dalle sue parti.
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LETTERA N° 2
Argomento: il fiume Adda da Tirano a Colico. E’ già noto che i burocrati del fu Magistrato del Po hanno sempre proibito alla Provincia di Sondrio, o meglio, all’UPS (Unione Pesca Sportiva) il ripristino delle buche nel fiume Adda, buche create negli anni per ricavare inerti da usare nell’edilizia. Dette buche servivano per la sopravvivenza dei pesci nel periodo invernale. Ora il problema è passato alla Regione Lombardia. Da fonte sicura ho appreso che detto Ente è meno burocrate e i suoi addetti più intelligenti e pratici. Le buche saranno ripristinate ricavando ottimo inerte. Inoltre il letto dell’Adda, in certi tratti, verrà abbassato. Altro risultato positivo: i cormorani e gli aironi non mangeranno più i pesci da noi pescatori pagati ai fornitori. Altro vantaggio, non si distruggeranno più i prati e i campi per ricavare le cave di prestito (vedi piana di Bianzone). Ecco che qualcosa si muove nella statica valle e questo fa parte delle maggiori deleghe date alle Regioni.
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LETTERA N° 3
“Verba volant, scripta manent” suggerivano i latini. Questa verità mi serve oggi per ricordare ai morbegnesi che esiste un documento che recita “I lavori delle tangenziali di Morbegno e di Tirano dovranno iniziare contemporaneamente”. Da tiranese avverto che nessuna variante sarà condivisa dagli abitanti della città abduana. Siamo stufi delle promesse da marinaio proferite in periodi pre elettorali. I lavori per la tangenziale di Morbegno sono stati appaltati e la ditta vincitrice ha praticato un notevole ribasso d’asta. Un accordo recita “ i soldi del ribasso d’asta serviranno per la tangenziale di Tirano”. I morbegnesi stanno tramando per spendere i denari del ribasso nella città del Bitto. Non entro nei particolari, non mi interessano. Avverto la Provincia di Sondrio, o quel che rimane della fesseria di Delrio, che se ciò dovesse avvenisse si creerebbe da noi un “Comitato di liberazione provinciale” avente quale fine quello di interrompere la viabilità a monte di Tirano. Per accedere a Bormio, località con la tangenzialina in esecuzione per raccomandazione, si dovrà passare da Livigno o dal passo Gavia. Non ci rimane che questa azione per dimostrare ai politici che esistiamo e che non siamo, come loro, degli invertebrati.
Giancarlo Bettini
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