Di ritorno dalla città spagnola di Gandia, ospite per la realizzazione di alcuni diplomi dedicati al Concorso Internazionale della Fideuà, Francesco Tresoldi torna anche quest’anno ad esporre le sue opere dal 9 al 17 agosto a Teglio nella chiesa di san Lorenzo. Nato a Caravaggio, ma molto conosciuto in valtellina per una sua presenza artistica iniziata fin dal 1975, dopo aver frequentato i corsi degli Artefici dell’Accademia di Brera e dopo una breve esperienza alla scuola della Beax Arts di Parigi, con una partecipazione al Salon des Independantes è invitato ad esporre le sue opere in mostre a New York e Providence. Nel 1976 partecipando alla Biennale Europea di Bruxelles gli viene assegnato il Premio della Stampa Belga. Molte sono le sue personali allestite in varie città italiane e ancora all’estero nella città di Monaco di Baviera e di Budapest, dedicandosi anche a studi e ricerche nell’arte sia locale che nazìonale.
Tresoldi, dopo tanti anni vissuti nel mondo dell’arte quale può essere oggi un suo bilancio?
Mi è molto difficile rispondere alla domanda, ma posso fare un riferimento agli ultimi apprezzamenti ricevuti con il Premio alla Carriera della Città di Caravaggio e quello di essere entrato in una pubblicazione dedicata “Al secondo novecento nella Bassa Bergamasca” fra artisti che professionalmente hanno lasciato una traccia importante del loro lavoro. E' inutile dire che il mio lavoro continua con grande impegno e a testa bassa nella valorizzazione di tanti anni di lavoro dedicati alla pittura come anche alla ricerca. Dopo aver trovato apprezzamenti fra gli studiosi dell'arte, con la pubblicazione del volume "Caravaggio, ipotesi e realtà" le mie ricerche sono dedicate a nuove rivelazioni ad un completamento della vita del grande artista come anche verso altri artisti in particolare a quel Fermo Stella pittore mio conterraneo che ebbe a realizzare nella chiesa di S.Lorenzo in Teglio una grande Crocefissione Oltre a quest’opera che può essere considerata il suo capolavoro in terra di Valtellina, lo Stella si è trovato spesso a lavorare in chiese e paesi dell’alta valle. Per un periodo di tempo come dice un documento “Habitator Sondali” ritrovato nell’archivio parrocchiale di Sondalo, sue testimonianze artistiche seppur deteriorate dal tempo, si possono ammirare a Sondalo, Mazzo, Grosotto, Ponte di Valtellina, Poggiridenti, Spriana, Torre di S.Maria come altre ancora in fase di attribuzione.
Francesco Tresoldi considerato dai molti un pittore internazionale per le diverse mostre allestite anche all’estero, in questa nuova ripercorre i momenti più significativi del suo cammino artistico iniziato con la prima personale nel 1969. Dal primo periodo degli “azzurri”, ritenuto dallo stesso Tresoldi il più importante per la sua evoluzione artistica, presenta nella mostra opere ricercate nella trasmutazione del colore. Tecnica a dir poco personale data da una mediazione coloristica rivolta senza eccezione alla ricerca della luce nel soggetto sia paesaggistico che di vita quotidiana, strada intrapresa da Tresoldi da oltre quarant’anni.
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