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giovedì 4 settembre 2014

LA CRISI DELL'ARTE ITALIANA, DAI BRONZI DI RIACE A CASTELLO SFORZESCO

Hanno ragione i turisti a scegliere come meta delle proprie vacanze la Francia, la Grecia o la Germania. E non è senza sgomento che le mie riflessioni mi portano a tale conclusione. I restanti paesi dell'Unione Europea, pur possedendo un patrimonio artistico molto inferiore al nostro, sono sempre stati in grado di gestirlo e di promuoverlo in modo efficiente e, non a caso, possiedono un maggior flusso turistico. Ovunque il turismo aumenta nel mondo, ma non qui. Perché l'Italia non può investire su ciò che realmente ha e non spende i fondi necessari per il mantenimento dei monumenti
Ora, la risposta più semplice e direi scontata potrebbe essere: "perché non ci sono i soldi!". Ebbene, sono pronto a smentire anche i più scettici. Lo sapevate che per il sito archeologico di Pompei sono stati messi a disposizione 105 milioni di euro da parte dello Stato e soltanto la metà di questi viene spesa? E ancora, lo sapevate che il sindaco di La Spezia ha appena investito tre milioni di euro per abbattere alberi quasi secolari e costruire immondi archetti in cemento armato di un modestissimo architetto francese quale è Daniel Buren? Che costruiscono parcheggi a Palazzo Spada, a Roma, danneggiando lo splendido cortile e distruggendo un mosaico romano? Potremmo continuare all'infinito, a partire dallo stesso Expo 2015, dove sono stati progettati padiglioni privi di gusto estetico, quando Milano può vantare un primato artistico che la inserisce tra le prime quattro città d'Italia dopo Roma, Firenze e Venezia. 
Nonostante tutto, in occasione di un evento simile (Expo), si potrebbe pensare che le cose migliorino. Purtroppo non è così. Per chi non avesse seguito i dibattiti di queste settimane, Reggio Calabria ha negato lo spostamento dei Bronzi di Riace a Milano e Cremona non vuole cedere l'Ortolano del pittore cinquecentesco Arcimboldo, attualmente esposto al museo civico Ala Ponzone. Effettivamente, come afferma il professor Sgarbi - eletto a titolo gratuito ambasciatore delle Belle Arti da Roberto Maroni - dell'Ortolano possiamo farne anche a meno, ma molto interessante è la sua proposta di portare alcune opere della Galleria degli Uffizi di Firenze. Sarà possibile? No. Tutto ciò è dovuto all'ottusità di amministrazioni non consapevoli che il trasferimento provvisorio delle opere in questione sarà a beneficio dell'intero Paese, e non di Milano.
Trasferendo i Bronzi di Riace nel capoluogo lombardo per Expo 2015 Reggio Calabria potrebbe avere un profitto pari a 5 milioni di euro, avendo un numero di visitatori molto maggiore rispetto a quello ottenuto nella regione Calabria sino ad oggi, dove i turisti non superano i 30-40 mila all'anno.
Infine, sempre nella Milano di Expo, sono stati rubati tre quadri del Quattrocento a Castello Sforzesco, mentre si discuteva dello spostamento - negato - della Pietà Rodanini di Michelangelo.
Alessandro Cantoni

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