Negli ultimi giorni sono giunte alla FIT CISL e all'ADICONSUM CISL di Sondrio segnalazioni da parte di alcuni viaggiatori, utenti della ferrovia, che dalla Valtellina o dalla Valchiavenna si recano a Bergamo per ragioni lavorative e che, necessariamente, devono cambiare treno a Lecco. Ebbene, gli arcinoti e oramai quasi quotidiani ritardi del treno diretto a Milano compromettono spesso l'esito del viaggio di questi pendolari, i quali, troppe volte, a causa dei suddetti ritardi, perdono la coincidenza con il treno Lecco – Bergamo (che poi prosegue per Brescia) con conseguente grave ritardo al lavoro.
Inoltre, anche il percorso inverso, da Bergamo verso Valtellina e Valchiavenna, per i nostri convalligiani non è da meno in termini di disagio. Spesso, infatti, il loro rientro a casa avviene in tarda o tardissima serata sempre a causa dei ritardi che non consentono l'utilizzo normale delle coincidenze. Dunque, a causa dei disservizi di Trenord, la qualità di vita di questi pendolari è a dir poco pessima.
Peraltro, come se ciò non bastasse, Trenord pone in essere una vera e propria discriminazione nei loro confronti. Infatti, se per i fruitori della linea Lecco – Bergamo – Brescia e cioè, solo per coloro la cui partenza sulla cedola dell'abbonamento è segnata da Lecco, è previsto un bonus con lo sconto del 30% a titolo risarcitorio per i disagi subiti, nulla è invece previsto per i viaggiatori, quali i nostri convalligiani, che pur transitando da Lecco verso Bergamo o Brescia e viceversa, intraprendono il viaggio partendo da più lontano.
Paradossalmente il disagio per loro è maggiore rispetto ai pendolari lecchesi, eppure Trenord, operando una vera e propria discriminazione, non li ritiene danneggiati a tal punto da prevedere il bonus con lo sconto. Ciò è veramente inaccettabile e non si comprende come sia possibile da parte di Trenord non considerare le segnalazioni contenenti l'evidente paradosso. Segnalazioni che detti pendolari hanno, peraltro, puntualmente rivolto al servizio clienti di detta società.
Facendosi carico del problema a loro segnalato dai suddetti pendolari, la FIT CISL e l'ADICONSUM di Sondrio si adopereranno nei prossimi giorni esponendo il problema ai vertici di Trenord al fine di una soluzione che preveda, quantomeno, l'attribuzione del bonus sconto anche ai viaggiatori della provincia di Sondrio. Certamente i nostri pendolari farebbero volentieri a meno del bonus se, quale contropartita, ci fosse un più efficiente servizio di Trenord idoneo a limitare i ritardi e le cancellazioni dei treni. Purtroppo, ad oggi, ciò rimane solo un semplice auspicio.
PFIT CISL
Referente settore Trasporti CISL Sondrio
Michele Fedele
Referente settore Trasporti CISL Sondrio
Michele Fedele
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