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mercoledì 5 novembre 2014

APPROVATO PROGETTO DI LEGGE PER CONTENIMENTO CONSUMO SUOLO

  1. Disincentivi al consumo del suolo,
  2. incentivi per la rigenerazione urbana e per il recupero delle aree dismesse,
  3. nuovi strumenti per il riallineamento delle previsioni urbanistiche locali ai reali fabbisogni.
Sono questi i tre obiettivi principali del provvedimento per il contenimento del consumo di suolo approvato oggi in Commissione Territorio con i voti della sola maggioranza: dei gruppi di minoranza al momento del voto finale è rimasto in sala il solo Jacopo Scandella (PD), che ha fatto da “portavoce” del suo gruppo su questo progetto di legge.
Nel testo viene previsto uno stop graduale al consumo di suolo per non rimettere in discussione i Pgt dei Comuni, introducendo il concetto di bilancio ecologico del suolo (Bes) per stabilire la soglia di consumo zero. L’obiettivo è quello di evitare che dall'approvazione della legge possano essere autorizzate nuove varianti su terreni agricoli, anche se nel frattempo per 36 mesi saranno salvaguardati "i progetti in essere", destinati poi a decadere con due sole deroghe ammesse: quella per l'ampliamento delle attività economiche esistenti e quella per le opere previste nell'ambito di accordi di programma di valenza regionale.
“La legge –ha spiegato il Presidente di Commissione e relatore Alessandro Sala (Lista Maroni)- vuole promuovere in particolare la cosiddetta “rigenerazione urbana”, che verrà sostenuta da incentivi: oggi infatti troppi centri storici delle nostre città sono in condizioni pessime e favoriscono insediamenti abitativi a bassissimo costo favoriti dalla domanda crescente di chi cerca alloggi in affitto e trova disponibilità in appartamenti 'storici' ma fatiscenti e mai ristrutturati. Sul consumo di suolo servono misure urgenti in tempi rapidi: per questo ho voluto superare ogni tentativo di strumentalizzazione facendo sì che la legge potesse andare al voto dell’Aula già martedì prossimo 11 novembre”.
I gruppi di minoranza PD, Patto Civico e M5Stelle hanno contestato la decisione del Presidente della Commissione di procedere alla votazione dei 1334 emendamenti a blocco articolo per articolo: nell’adottare tale modalità di voto, Alessandro Sala si è richiamato all’art.39 del Regolamento Generale del Consiglio. Il Patto Civico aveva presentato 571 emendamenti, il PD 388, il Movimento 5 Stelle 364, 3 gli emendamenti di Fratelli d’Italia, 12 quelli congiunti PD-Patto Civico: tutti gli emendamenti sono stati respinti.

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