«E’ la degna conclusione di Santiago in rosa». Sono state queste le parole di un visibilmente commosso Massimo Panzeri, patron dell’Atala e consigliere di Cancro Primo Aiuto, appena dopo aver consegnato a Papa Francesco la bicicletta preparata per l’occasione.
All’udienza di mercoledì 26 novembre, infatti, una delegazione della Onlus brianzola si è recata a Roma per incontrare il Papa, quale atto conclusivo della quarta edizione di Santiago in rosa che quest’anno, si era appunto svolta da Monza-Magenta alla Città Santa per ricordare i dieci anni dalla canonizzazione di santa Gianna Beretta Molla, patrona di Cancro Primo Aiuto.
Della delegazione, infatti, facevano parte, oltre ad alcuni associati della Onlus, il figlio della santa, Pierluigi Molla, e le bikers e gli accompagnatori che hanno pedalato da Monza a Roma: Cecilia Cantoni, Elisa Bonaccorsi, Tiziana Gurini e Marisa Giovenzana, e i tre uomini, Andrea Panzeri, Lorenzo Marchesi e Andrea Rocca.
In meno di una settimana, tra fine settembre e inizio ottobre, hanno percorso circa 800 chilometri, lungo le tappe della Via Francigena, da Pavia all'Appennino parmense, da Siena a Bolsena fino, appunto, alla Città Santa.
Mercoledì scorso, in piazza San Pietro, la delegazione di Cancro Primo Aiuto si è fatta sentire tutte le volte che l’associazione è stata citata e alla consegna della bicicletta a Papa Francesco. Durante il passaggio tra la folla in piazza, alcuni associati sono riusciti anche a consegnargli il cappellino dell’associazione.
A sua santità, da parte dei figli di Massimo Panzeri, Matteo e Cesare, sono stati consegnati anche il gagliardetto di Cancro Primo Aiuto e la prima copia del libro “Non arrendersi. Mai!”, finito di stampare proprio il giorno prima, e che la Onlus ha voluto pubblicare per dare un aiuto psicologico e non solo, agli ammalati di cancro e ai loro famigliari.
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