La questione rimane di stretta attualità, non fosse altro perché i contenziosi con gli autotrasportatori, ai quali sono state inflitte pesanti sanzioni, non si sono risolti, purtroppo lontana dall’essere risolta, per questo motivo il senatore Crosio, in sede di discussione del decreto Sblocca Italia, ha nuovamente incalzato il Governo, facendosi portatore degli interessi di lavoratori che hanno agito nella piena legalità.
Ieri, nella riunione congiunta delle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente del Senato ha dapprima presentato, quindi sostenuto e fatto approvare un ordine del giorno che impegna il Governo a intervenire per sospendere momentaneamente i contenziosi in attesa che la Corte europea definisca in maniera univoca il significato di ‘serbatoio normale’. “Inizialmente il Governo aveva espresso parere contrario sul mio ordine del giorno - spiega Crosio -, ma dopo la mia replica si è detto favorevole”.
Il problema sta, appunto, nei serbatoi, omologati e quindi leciti quelli montati da molti dei nostri autotrasportatori, contestati dalla Guardia di Finanza perché non installati all’origine dal costruttore. Da qui le multe, che arrivano complessivamente a sei milioni di euro, inflitte agli imprenditori, perlopiù padroncini proprietari di un solo automezzo, che hanno sempre dichiarato l’acquisto di carburante effettuato nella zona extradoganale di Livigno.
A luglio il senatore Crosio aveva presentato un’interrogazione dei ministri delle Infrastrutture e dell’Economia e a settembre era giunta notizia della sentenza della Corte di giustizia europea che aveva dato ragione agli autotrasportatori tedeschi che avevano acquistato carburante in Olanda e per questo erano stati multati per l’analogo motivo dei serbatoi non omologati. “L’ho detto e lo ripeto - sottolinea Crosio - questa è una delle tante storture che colpiscono lavoratori onesti che nulla chiedono se non regole chiare a cui attenersi.
È intollerabile che chi agisce nel rispetto della legge si veda multato in tempi successivi: il Governo deve capire che questioni come questa vanno risolte, e in fretta. La gente deve essere messa nelle condizioni di poter lavorare”.
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