Il Consiglio si schiera contro il taglio di 100 milioni annunciato dal Governo al Fondo per le non autosufficienze.
Nelle stesse ore in cui la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) incontra il ministro Poletti e si rincorrono notizie sul ripristino dei fondi, dal parlamento lombardo arriva all’unanimità un messaggio chiaro.
Il documento, presentato dal capogruppo della Lista Maroni, Stefano Bruno Galli, chiede un intervento urgente della Giunta in sede di Conferenza Stato-Regioni per l’integrazione dello stanziamento previsto in origine.
Galli ha ricordato come Regione Lombardia abbia destinato tali fondi al programma operativo in materia di gravi e gravissime disabilità, garantendo assistenza domiciliare continua. Tra gli assistiti figurano anche 670 cittadini lombardi colpiti da Sla.
“La Lombardia ha già dimostrato che il decentramento quando viene realizzato in realtà virtuose funziona – ha sottolineato Galli – Questo taglio, tra l’altro, contrasta in maniera clamorosa con la campagna mediatica a sostegno della lotta alla Sla a cui ha partecipato anche il Presidente Renzi. Semmai auspicherei che la mia Regione potenzi l’attività di ricerca”.
L’assessore alla Famiglia, Cristina Cantù, esprimendo la condivisione alla mozione, ha ricordato che “che la DGR 740, con riferimento alla misura per le persone in Dipendenza Vitale, supera la distinzione tra “tipologie diagnostico/cliniche” come beneficiarie degli interventi, dunque in una logica di tutela universalistica delle gravissime disabilitá a prescindere dalla causa che ne ha determinato la condizione. Nello specifico, la misura a favore di tali persone consiste in un “Buono mensile” di 1.000 euro destinato a sostenere il lavoro di cura assicurato dal famigliare e/o dell’assistente, senza alcun limite di reddito”.
I dati relativi alle persone in condizione di “Dipendenza Vitale” prese in carico in Lombardia ammontano ad un totale di 2.005 con un incremento, rispetto alle persone in carico all’agosto del 2013 (persone con Malattie del Motoneurone e persone in Sato Vegetativo), di 1.373 persone. “Quindi il tema della ‘non riduzione delle risorse’ si deve accompagnare a quello di ‘impiegarle al meglio’, ha concluso l’assessore.
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