La FIT CISL di Sondrio, aderendo all'iniziativa della FIT CISL nazionale, ha avviato una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare mirata a modificare la legge n.146 del 1990, ossia le legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. La modifica alla legge, che la FIT CISL propone ai cittadini, riguarda la regolamentazione dello sciopero nel settore del trasporto pubblico.
Oggi, lo sciopero in detto settore vede gli utenti costretti a subire la riduzione dei servizi quale primo danno. C'è poi la beffa di dover pagare nonostante il disagio.
Si pensi, infatti, agli utilizzatori di autobus, treni e metropolitane che hanno pagato un abbonamento che non viene “ridotto” in caso di sciopero o a coloro che usufruiscono del servizio nel giorno di sciopero durante le cd. “fasce di garanzia” ma che inevitabilmente, soprattutto nel trasporto ferroviario, subiscono i forti ritardi per via del cd. “effetto domino” che si determina a causa delle soppressioni delle corse precedenti e che, nonostante ciò, pagano per intero il servizio.
Ma... le aziende di trasporto che ricevono finanziamenti pubblici?
Ci siamo mai chiesti cosa accade a queste aziende nel caso di sciopero? Assolutamente nulla di negativo! Anzi!!... in caso di sciopero queste aziende non consumano carburante, non pagano elettricità, non consumano i propri mezzi, non pagano i lavoratori ma incassano comunque i soldi pubblici delle sovvenzioni e i pagamenti degli utenti.
Ci siamo mai chiesti cosa accade a queste aziende nel caso di sciopero? Assolutamente nulla di negativo! Anzi!!... in caso di sciopero queste aziende non consumano carburante, non pagano elettricità, non consumano i propri mezzi, non pagano i lavoratori ma incassano comunque i soldi pubblici delle sovvenzioni e i pagamenti degli utenti.
A voler pensar male, si potrebbe ravvisare un interesse per le aziende a non rinnovare i contratti di lavoro e a esasperare la vertenza poiché la conseguente proclamazione di uno sciopero sarebbe per loro addirittura benefica!
Insomma... lo sciopero per queste aziende si trasforma in un vero e proprio affare!
E allora, la FIT CISL intende riequilibrare gli effetti prodotti dallo sciopero sui lavoratori e sugli utenti rispetto a quelli prodotti sulle aziende sovvenzionate da pubblico denaro.
Pertanto, la proposta consiste in una modifica alla legge 146 che stabilisca, in caso di sciopero di durata non inferiore alle 24 ore e proclamato a sostegno del rinnovo del CCNL, il divieto di intascare le pubbliche sovvenzioni per le aziende che ricevono soldi pubblici per oltre il 50% del proprio fatturato e il versamento di tale quota in fondi di solidarietà bilaterale della categoria.
Inoltre, attraverso la raccolta firme, si propone di indennizzare gli utenti che hanno subito il disagio in caso di sciopero, consentendo loro di accedere gratuitamente al servizio durante le cd. “fasce di garanzia” e rimborsando i pendolari che hanno pagato per intero l'abbonamento.
In tal modo, ricadendo sulle aziende l'effetto negativo dello sciopero, queste sarebbero portate ad essere più attente ai diritti dei lavoratori con la conseguente considerevole riduzione del numero di scioperi.
Pertanto, la CISL rivolge ai cittadini della provincia di Sondrio un caloroso appello per apporre la propria firma in favore della suddetta iniziativa popolare e annuncia che la raccolta firme è cominciata presso le sedi zonali CISL della provincia di Sondrio, che dovrebbe durare, presumibilmente, fino a tutto il prossimo mese di gennaio 2015 e che, prossimamente, saranno allestiti banchetti pubblici per la raccolta firme nei centri cittadini di Sondrio e delle città capo – mandamento della nostra provincia di cui daremo puntuale informazione.
FIT CISL di Sondrio
Michele Fedele
Michele Fedele
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