L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

lunedì 22 dicembre 2014

"NOSTALGIA DEL PASSATO", GLI AUGURI DI BETTINI AI LETTORI

E una donna che reggeva un bambino al seno domanda: Parlaci dei Figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono figli della fame che in se stessa ha la vita.
Essi non vengono da voi, ma attraverso voi.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
Poi che essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
Poi che abitano case future, che neppure in sogno
Potete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
Poi che la vita procede e non s’azzarda su ieri.
Voi siete gli archi di cui i figli, le vostre frecce vive.
Sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinchè le
Sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia state tesi nelle mani dell’Arciere.
Poi che, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco.
Questi concetti tratti da di Kahlil Gibran sono stati sufficienti a nostra figlia per comunicarci, in fotocopia, alcuni anni addietro, il suo Credo di adolescente. E’ il pensiero dei giovani che i genitori faticano a condividere, è frutto di una difficile digestione sempre, ma in special modo quando le ricorrenze più note dell’anno vedono la tavola imbandita con la presenza di sedie vuote. Oggi è Pasqua e quel Gibran, anche da vivo non lo desidereremmo a tavola, desideriamo i nostri figli.”
Ho stralciato dal libro che ho dato alle stampe anni orsono “L’Ingenuo Polentone Controcorrente” una parte dell’articolo titolato “Pasqua 1991”. Quanto sopra quindi è datato. Allora era Pasqua, tra pochi giorni festeggeremo il Santo Natale 2014. In me nulla è cambiato.
Le sedie vuote in certe occasioni sempre mi rattristano, cerco di nascondere detta tristezza per non coinvolgere altri familiari. Con l’avanzare nell’età le persone sentono maggiormente la mancanza dei propri figli. Devo ammettere di non conoscere, ad oggi, le presenze e le assenze, quante saranno le sedie vuote 2014. Gibran, il filsofo, il poeta, anche se, poetando, avrà convinto migliaia di giovani, nulla ha mutato nei miei pensieri. Rimane in me, matusa, la nostalgia del passato. Buon Natale a te Marco, ai tuoi cari. Buon Natale ai lettori di “IntornoTirano”.
Giancarlo Bettini

Nessun commento:

Posta un commento