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domenica 4 gennaio 2015

AUTONOMIA VALTELLINA, SPADA: "E' UN NOSTRO DIRITTO COSTITUZIONALE"

E' stata annunciata solo pochi giorni fa, da parte di Regione Lombardia, la riforma del sistema della autonomie, che prevede maggiore indipendenza per la provincia di Sondrio, e già sono arrivati diversi pareri da enti istituzionali e politici. Unanime il giudizio: si tratta di una vittoria per il nostro territorio.
Vittoria che - come ha sottolineato il consigliere provinciale e Sindaco di Tirano Franco Spada - "è solo un punto di partenza e non stabilisce una posizione di vantaggio nei confronti delle altre province, ma piuttosto il rispetto di un diritto e cioè l'articolo 44 della Costituzione che riconosce le autonomie delle zone montane; in questo senso, anche la legge Delrio ratifica queste disposizioni".
"Il disagio delle aree montane - aggiunge Spada - è stato negli anni, che ci si riconosca o meno nel partito, rappresentato dalla Lega Nord: queste istanze, ora, devono essere punto di partenza. La linea di intenti dettata da Regione Lombardia, ora, deve essere riempita da contenuti scritti dal territorio. Questo, a mio avviso - aggiunge il consigliere provinciale - deve avvenire attraverso un processo partecipativo di Valtellina e Valchiavenna".
"La situazione attuale - continua Spada - vede la nostra realtà penalizzata in quanto i trasferimenti delle risorse economiche sono stabiliti in base al numero di abitanti: è chiaro che per la nostra particolare morfologia territoriale restiamo penalizzati. Per questo motivo dobbiamo pretendere che le risorse derivate dal nostro territorio debbano rimanere qui".
Alla nostra domanda sul perché, secondo il Sindaco di Tirano, si è aspettato così tanto tempo prima che l'articolo 44 della Costituzione venisse rispettato, il primo cittadino ha detto che "probabilmente, prima, c'era più attenzione; il taglio costante delle risorse sta palesando un'enorme difficoltà nel mantenere funzionanti le strutture e i servizi".
"Insieme al presidente Della Bitta - conclude Franco Spada - chiedo ora un vero dialogo con tutte le forze politiche e sociali affinché si possa presentare in modo unitario, in Regione ma anche a livello Statale, un documento condiviso da tutto il territorio".

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