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giovedì 15 gennaio 2015

COMUNE DI BORMIO E BIBLIOTECA DANNO VIA A PROGETTO "MI PRESTI IL TUO TEMPO?"

Dal 30 gennaio, nell’ambito del progetto Io volontario per la cultura!, la biblioteca di Bormio attiverà il nuovo servizio Mi presti il tuo tempo?.
Si tratta di una sorta di aggregazione virtuale nella quale chi desidera può co­municare la propria disponibilità ad offrire un servizio (e quindi il proprio tempo) e, per contro, richiederne un secondo a proprio favore. L’attività svolta non deve essere in alcun modo retribuita in denaro; ciò che si “guadagna” fornendo un servizio viene quantificato in un credito in termini di tempo nei confronti del sistema di persone che sostengono e fanno crescere questa iniziativa. Non si è quindi obbligati a restituire il tempo a chi ha soddisfatto una nostra richiesta, ma l’equivalente sarà devoluto a chi ha richiesto un servizio che siamo in grado di soddisfare.
Attraverso il progetto Mi presti il tuo tempo? si intende far fronte a quei piccoli problemi pratici che una famiglia si trova quotidianamente ad affrontare, particolarmente sentiti da coloro che non possono contare su una rete familiare: fare compagnia ad una persona anziana, trovare qualcuno che accompagni il bambino ad atletica quando mamma e papà lavorano, poter contare su una persona che accudisca il cane se la famiglia si allontana per qualche giorno, aiutare il bambino a fare i compiti…
Ciò che rende peculiare questa iniziativa è il dare il proprio tempo per ricevere in cambio il tempo altrui. E’ quindi una banca del tempo allo stato embrionale, voluta dalla commissione sociale del Comune di Bormio per andare incontro alle disparate richieste dei cittadini e far crescere il senso di appartenenza alla comunità attraverso il mutuo aiuto. In un epoca in cui l’individualismo sembra farla da padrone è forse necessario far riscoprire i benefici derivanti dal semplice “dare e ricevere”, fattore che rigenera i rapporti tra le persone. Mi presti il tuo tempo? può anche divenire occasione per conoscere, attraverso gli altri, concreti gesti e mestieri dimenticati o, ancora, sviluppare talenti e capacità che altrimenti non avremmo occasione di sperimentare. Testimonianze di persone che hanno aderito a progetti di Banca del tempo confermano quanto il condividere le proprie conoscenze e capacità possa essere interessante, piacevole e molte volte gratificante anche per se stessi; d’altro canto è possibile apprezzare quanto le altre persone possano donare. Questo sistema di scambio indiretto o sorta di baratto, se ben gestito e appoggiato dalla comunità, è in grado di dare vita a qual­cosa di molto ampio e ricco, anche se non si tratta né di volontariato né di scambio di servizi professionali. Se visto sotto quest’ottica il tempo non è denaro ma condivisione di frammenti di vita, opportunità di scambio e conoscenza.
A questo servizio, su richiesta dell’utenza, si è pensato di affiancare anche Più liberi - più vicini: questa iniziativa prevede che chi ha in casa oggetti in buono stato che non usa più ma che non intende buttare, può farlo presente al volontario che si occupa del progetto Mi presti il tuo tempo? a cui confluiranno anche eventuali richieste di oggetti da soddisfare.
A partire dal 30 gennaio, tutti i venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, un volontario sarà presente in biblioteca per raccogliere le richieste di aiuto e le offerte di tempo o di oggetti da parte dei cittadini. La sua mansione comporterà esclusivamente il mettere in contatto le persone che richiedono un aiuto con coloro che possono fornirlo, senza entrare nelle specifiche collabora­zioni che verranno gestite autonomamente dai soggetti coinvolti.
Come più volte sottolineato, la biblioteca di Bormio va assumendo un ruolo sempre più ampio e vicino alle persone: non più esclusivamente sede di studio e conoscenza ma anche punto di incontro con una importante valenza anche sul piano sociale. Con Mi presti il tuo tempo? mira a divenire fulcro e promotrice di una cittadinanza attiva e di una maggiore coesione tra persone, pur sempre nel rispetto delle diversità individuali e culturali.

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