Il prefetto ci informa attraverso i giornali che arriveranno in valle altri 30 profughi, presto dunque saranno quasi 400 quelli ospitati in una piccola provincia come la nostra: per noi sono troppi! Il territorio e i cittadini pagano per l’incapacità del Governo Renzi che si sta dimostrando ogni giorno di più inadeguato nel gestire gli affari italiani, figuriamoci una crisi come quella libica.
Il facile pronostico è che dopo questi 30 ne arriveranno altri 50 e poi 50 ancora, e chissà quanti: i giornali li leggiamo tutti, sappiamo quanti profughi stanno sbarcando in questi giorni sulle coste italiane e abbiamo saputo anche delle minacce dell’Isis che farà aumentare gli arrivi per tenere l’Europa sotto scacco.
E Renzi che fa? Niente, assolutamente niente, come sempre. I problemi sono dei territori che devono essere pronti ad accogliere e ospitare i nuovi profughi. È il momento di dire basta perché noi non ne possiamo più di dare vitto e alloggio a migliaia e migliaia di clandestini, magari anche a qualche terrorista pronto a mettere una bomba da qualche parte, mentre ci sono disoccupati e cassintegrati che non riescono a mantenere le loro famiglie. Non è più il tempo di dare accoglienza, il governo non è in grado di dare risposte ai cittadini ma spende i nostri soldi per mantenere per mesi, per anni addirittura, migliaia di persone che non fanno niente per meritarsi il nostro aiuto.
È un’ingiustizia! Una mancanza di rispetto verso gli italiani che non arrivano alla fine del mese, che per mangiare devono rinunciare a tutto il resto, mentre gli immigrati se ne stanno tranquilli e beati negli alberghi spesati di tutto, vizi compresi. A Roma decidono e noi dobbiamo arrangiarci: tutto passa dallo Stato, gli enti locali vengono ignorati. È un modo di agire che non accettiamo.
La Lega Nord da tempo denuncia una situazione insostenibile ormai giunta al collasso: non si può andare avanti così. La gente non ne può più.
Christian Borromini
Segretario provinciale della Lega Nord
Segretario provinciale della Lega Nord
Nessun commento:
Posta un commento