La Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Stefano Carugo (NCD), ha approvato oggi all’unanimità - subito dopo il voto favorevole al quesito referendario su maggiori forme di autonomia - il progetto di legge che prevede l’introduzione del voto elettronico nella consultazione referendaria. Il testo del progetto di legge è d’iniziativa del Movimento 5Stelle (relatrice Iolanda Nanni).
“Si tratterà di un significativo risparmio di risorse e di un procedimento che ci allineerà ad altri Paesi che già utilizzano questo strumento. La Lombardia sarà la prima Regione d’Italia ad utilizzare questa modalità innovativa,” ha detto Dario Violi (M5S).
“Per ora si tratta di una misura sperimentale da usare nel referendum consultivo, ma potrebbe essere utilizzato con successo anche per altre consultazioni” secondo il capogruppo della LN, Massimiliano Romeo.
“E’ molto utile, e significativo dal punto di vista politico, far procedere questa iniziativa insieme al referendum sulle forme di autonomia” ha detto Stefano Bruno Galli (Lista Maroni). Anche per Roberto Bruni (Patto Civico) vale l’auspicio che si possa estendere la modalità anche ad altre forme di consultazione elettorale, “non tanto per un risparmio finanziario, non così certo, ma soprattutto per una maggior genuinità delle operazioni di voto”. Nel dichiarare il voto favorevole del Pd, Fabio Pizzul ha detto “è apprezzabile l’orizzonte nel quale ci si colloca, ponendo le nuove tecnologie al servizio della vita democratica”, ma ha anche affermato di non esser certo che le nuove procedure possano essere a “costo zero”.
Il progetto di legge sarà in Consiglio per l’approvazione definitiva il 17 febbraio, giorno in cui è previsto il voto anche sul referendum consultivo.
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