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domenica 22 febbraio 2015

LA LEGA PENSA AI NOSTRI LAVORATORI, LA CGIL AL BENESSERE DEI CLANDESTINI

“I profughi, clandestini o rifugiati che siano in attesa che venga definito il loro status, non se ne andranno più dall’Italia, il paese di Bengodi per loro, soprattutto ora che, dopo vitto e alloggio in alberghi da tre stelle in su e mancia giornaliera per i vizi, hanno anche un sindacato pronto a difenderli. Da Confederazione generale italiana del lavoro a Confederazione generale italiana del lavoro e dell’arte di arrangiarsi a spese dei contribuenti? Forse il sindacato dovrebbe cambiare il proprio nome se invece di pensare ai nostri lavoratori si preoccupa del benessere dei clandestini che ci invadono”.
“Noi come Lega Nord continuiamo a preoccuparci degli italiani, di cittadini che hanno un lavoro, che lo stanno cercando o che l’hanno avuto per una vita intera e ora vorrebbero godersi la pensione. Peccato che la crisi li stia penalizzando. Forse la Cgil e il suo segretario provinciale non si sono accorti che, a causa della crisi, i lavoratori faticano ad arrivare a fine mese, che i cassintegrati non riescono a mantenere le loro famiglie, che molti pensionati ricevono assegni da fame, che i giovani non possono programmare il loro futuro. Spendere i nostri soldi per mantenere persone, certamente bisognose ma giunte da chissà dove, che aumentano di giorno in giorno, non si sa per quanto tempo né con quali rischi, è per la Lega Nord una mancanza di rispetto verso gli italiani in difficoltà, e sono tanti, anche nella nostra provincia, come il segretario della Cgil dovrebbe sapere”.
Anche noi siamo stati migranti, nessuno meglio di me lo sa, ma il contesto attuale non si può paragonare a quello che ha indotto tanti valtellinesi e valchiavennaschi a lasciare i loro cari per cercare lavoro. Un paese florido con un’economia in crescita, com’erano l’America e l’Australia del secolo scorso oppure la Svizzera e il Belgio del secondo dopoguerra, potrebbe anche beneficiare dell’arrivo di queste persone, peccato che l’Italia di oggi non sia né florida né in crescita. Vorremmo essere tanto ricchi da accogliere tutti i profughi del mondo, purtroppo non lo siamo e la Lega Nord pensa prima di tutti gli altri alla nostra gente”.
“Per il segretario provinciale della Cgil i profughi sarebbero un business per gli alberghi, la Lega Nord ritiene invece che i soldi spesi per i clandestini potrebbero essere utilizzati per finanziare politiche del lavoro per i giovani: perché non dare i soldi alle aziende per pagare i nostri lavoratori? Il business esaltato dal segretario della Cgil sarebbe salvo e i nostri giovani avrebbero un lavoro e un futuro”.

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