Giovedì 26 marzo, presso il Cinema Mignon di Tirano è andato in scena, la mattina per gli alunni delle scuole primarie e i ragazzi del Centro San Michele, la sera per i genitori, i parenti e gli amici dei piccoli attori, lo spettacolo "Toy's got talent".
Realizzato dai bambini delle classi 3^ e 4^ della scuola primaria Vido e diretto dall'insegnante e regista Claudia Quadrio ha visto la partecipazione di genitori e insegnanti per la realizzazione dei costumi e delle scenografie. Hanno inoltre collaborato alla buona riuscita dello spettacolo Iris Molinari e Gianna Manoni per le coreografie, il Maestro Di Lorenzo Salvatore per i canti, Glauco Bacchiocchi per le luci, Sergio Omodei e Davide Moretti per gli allestimenti, Musica e Immagine per l'impianto audio.
La storia ha come ambientazione la camera di due bambini, Luca e Chiara, che, la notte, viene movimentata dall'azione dei giocattoli che prendono vita. Tutti hanno un ruolo importante nella vita dei piccoli e per questo tutte le notti litigano su chi sia il preferito. Per decidere una volta per tutte chi sarà il migliore, i giocattoli decidono di misurare la loro importanza in un talent show, il primo dedicato al loro mondo. Lo spettacolo si svolge regolarmente con un'esibizione dopo l'altra tra balletti, sketch comici e canzoni, il tutto condito dai commenti dei bizzarri giudici/burattini e dalle presentazioni dei conduttori. Il talent show si articola su più notti intervallate dal risveglio dei bambini e dall'arrivo dello zio rapper inglese Max che regala loro un nuovo giocatolo, l'orco Zaurom e i suoi scagnozzi. Si tratta di un gioco moderno e superaccessoriato che, accolto con grande entusiasmo da Luca e Chiara, suscita però l'invidia e la rabbia degli altri giocattoli. Inizialmente, anche per il tono aggressivo con cui si presenta il nuovo arrivato, gli altri giochi cercano di isolare l'orco, emblema di tutte le paure nei confronti del diverso. Proprio quando l'orco sprigiona la sua forza contro tutti rimane senza energia, ma i giochi, anzichè deriderlo, lo consolano avendo la consapevolezza di aver provato tutti almeno una volta sentimenti quali sconforto, senso di abbandono e impotenza. La condivisione dello stato d'animo permette al gruppo di giocattoli di superare la diffidenza e accettare l'orco come nuovo compagno di vita e tutti contribuiscono alla sua rinascita insegnandogli nuovi talenti.
"La scelta di usare come protagonisti i giocattoli per parlare di un tema importante come il rispetto per tutte le diversità - ha dichiarato la regista - ha permesso ai bambini attori di esprimersi al meglio e immedesimarsi facilmente nei loro ruoli. Tutti si sono impegnati moltissimo in questo percorso di laboratorio teatrale cominciato nel mese di novembre. I sorrisi dei bambini al termine dello spettacolo sono il miglior complimento."
Grande il coinvolgimento anche del pubblico in sala per uno spettacolo dinamico e pieno di energia.
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