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sabato 14 marzo 2015

QUASI SERIE 8 - DUE VERSANTI MONTANI BALLERINI, UNA GALLERIA NECESSARIA

Le persone anziane, dicono certi progressisti, devono rassegnarsi e lasciare spazio ai giovani. Sono solo parzialmente del loro parere. Occorrono, invece, secondo il mio punto di vista, una comunione di forze, la presenza nelle Istituzioni di giovani e di anziani. Gli anziani cercheranno di far conoscere ai giovani gli errori da loro commessi, i giovani contribuiranno, con la forza della gioventù, a migliorare l’attuale società.

 
Quali sono i due versanti ballerini riportati nel titolo? Sono quelli che, snaturati e feriti dall’intervento dell’uomo per necessità, oggi si stanno vendicando provocando danni enormi. Versanti noti a noi abitanti delle Province di Sondrio e Lecco, più precisamente quello orobico solcato dalla strada statale che da Tresenda porta all’Aprica e quello che costeggia, lungo il lato orientale, il lago di Como. Per una migliore comprensione tengo separate le due realtà.
IL VERSANTE OROBICO SOLCATO DALLA STRADA CHE PORTA ALL’APRICA
Frequentemente detta statale viene chiusa per lavori. Quali le opere necessarie per una urgente e sicura viabilità? L’immediata ricostruzione di alcuni tratti di strada. La cura? La ricostruzione dei tratti franati, ricostruzione che richiede la progettazione di ingegneri. I muri di sostegno e di controriva dovranno avere ancoraggi sicuri sia nelle fondazioni che a monte. Passiamo dai casi singoli al problema generale. A detta dei geologi quella montagna non sarà mai stabile. Quindi prepariamoci ad ulteriori cedimenti e ad ulteriori spese.
IL VERSANTE CHE COSTEGGIA IL LATO ORIENTALE DEL LAGO DI COMO
Non ricordo quanti scritti ho dedicato, negli anni, alla realizzazione del tratto di superstrada Colico-Lecco, ma sono stati tanti. Anche questa può essere affiancata, non per importanza, ma per lungaggine alla tangenziale tiranese. Per quale motivo quel tratto di infrastruttura deve ancora oggi essere posto al primo posto dei problemi? Ecco perché l’anziano che scrive, e gli anziani in generale, non sono da buttare. Possono ricordare ai giovani ciò che è accaduto in passato su “quel ramo del lago di Como che volge a mezzodì”. Un noto geologo, non ricordo il nome, aveva suggerito ai politici di non realizzare la nuova superstrada per il motivo che il versante interessato dalla infrastruttura era notoriamente instabile. Ma i politici di allora non hanno avuto altra scelta. L’alternativa era salire da Lecco in Valsassina per poi ridiscendere verso Colico. Soluzione logicamente scartata. Ma quel geologo aveva ragione. Infatti già alcuni tratti di galleria hanno ceduto e tratti di strada a cielo libero sono stati invasi da materiale scivolato a valle. Molto denaro è stato speso anche dopo l’apertura dell’opera (e molto se ne spenderà).
MORALE
Abbiamo due versanti ballerini. La statica del primo versante, quello dell’Aprica, ci costerà ancora, ma si tratterà di importi reperibili. Per quanto riguarda la sponda manzoniana invece potremmo arrivare a metterci le mani nei capelli. Tutta la Valtellina potrebbe rimanere per mesi isolata a causa di un capriccio della montagna. Penso che le persone di buon senso a questo punto non dovrebbero avere dubbi sulla scelta dei trafori da realizzare. Per quanto sopra scritto sposo totalmente la tesi del concittadino Paolo Oberti : IL MORTIROLO HA LA PRECEDENZA ASSOLUTA. E’ la saggezza degli anziani che lo suggerisce.
Giancarlo Bettini

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