Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Villa di Chiavenna, in collaborazione con personale della Stazione Carabinieri di Berbenno Valtellina e della Tenenza della Guardia di Finanza di Chiavenna, hanno arrestato in flagranza di reato Pakeris Mindaugas, 40enne lituano, Carkauskaite Ieva, 32enne lituana e Barbentsov Yury, 30enne russo, tutti senza fissa dimora, responsabili dell'utilizzo di una banconota da 500 euro falsa e del furto aggravato di un cellulare.
L’attività che ha portato agli arresti è scaturita a seguito della segnalazione del titolare di un ristorante di Berbenno Valtellina che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri della locale Stazione segnalando che tre soggetti stranieri, due uomini e una donna, dopo aver pranzato, si erano appropriati del telefono cellulare di una dipendente, allontanandosi a bordo di una Opel Astra. Dopo pochi istanti il titolare del ristorante si accorgeva che i tre avevano anche pagato il conto con una banconota da 500 euro falsa.
I militari della Stazione Carabinieri di Berbenno Valtellina, messisi immediatamente alla ricerca dell'auto, hanno diramato le ricerche in ambito provinciale mediante la Centrale Operativa di Sondrio, che ha dato attuazione ad un dispositivo per la ricerca ed il rintraccio dei tre malviventi, disponendo l’attuazione di numerosi posti di controllo a mezzo delle pattuglie dell’Arma presenti sul territorio.
La sinergia tra le forze di polizia in campo a permesso di fermare i tre malviventi mentre tentavano di lasciare il territorio nazionale proprio attraverso il valico di frontiera, dove sono stati tratti in arresto dai Carabinieri di Villa di Chiavenna con l’accusa di "spendita di banconote false" e "furto aggravato" di telefono cellulare.
A seguito delle perquisizioni sono stati infatti rinvenuti numerosi telefoni cellulari provento di furto, denaro contante corrispondente al resto del conto pagato per il pranzo con la banconota falsa. In attesa della convalida degli arresti da parte dell’Autorità Giudiziaria di Sondrio, Pakeris Mindaugas e Barbentsov Yury sono stati tradotti presso la casa circondariale di Sondrio, mentre Carkauskaite Ieva presso quella di Como.
Al momento sono in corso ulteriori indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Sondrio per accertare eventuali responsabilità dei tre soggetti in altri analoghi episodi avvenuti in provincia.
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