Una maniera diversa per passare le vacanze era il titolo che introduceva il programma 1995 del P.A.C. (Progetto Animazione Culturale). L’ambizione di questa associazione giovanile nata nel 1994, era di «creare ponti» tra le valli del Grigionitaliano e quelle confinanti, confrontandosi con i limiti geografici, linguistici e culturali. Attraverso l’organizzazione di un’adeguata struttura - sotto forma d’attività creative estive - il gruppo è riuscito a realizzare e dare continuità nel tempo al proprio intento, anche grazie al sostegno della Pgi.
Il progetto proposto per quest’estate attinge dal ricco bagaglio che si è conservato grazie al contributo di gruppi attivi come il P.A.C., e vuole rappresentarne - seppur in forma ridotta - una continuazione. Il fine è quello di organizzare un laboratorio teatrale, dedicato alla fascia giovanile fra i 15 e i 20 anni (limite discutibile) della Valposchiavo, che rappresenti un’alternativa per l’estate. L’attività coprirà la durata di un mese, a partire da metà luglio 2015 fino al 15 e 16 agosto, giornate riservate alle rappresentazioni pubbliche.
Nelle prime tre settimane di laboratorio sono previste nove giornate di prove, organizzate in accordo coi partecipanti secondo le loro disponibilità. Queste si terranno possibilmente all’aperto. L’ultima settimana comprenderà invece tre giornate di prove generali nel luogo della rappresentazione finale. Dopo l’esperienza del 2011 come regista volontaria per il «Coro italiano di Coira», che ha messo in scena una versione da lei arrangiata de La sposa cadavere di Tim Burton, la giovane studentessa universitaria Lucrezia Albertini si ripropone attraverso un progetto teatrale diverso.
In quest’occasione il copione sarà creato e scritto durante il laboratorio, che si baserà su una tematica data, strutturata attraverso esercizi d’improvvisazione.
Prendendo spunto da un corso universitario d’etnologia regionale dedicato alla Polinesia (regione oceanica compresa nel triangolo formato da Nuova Zelanda, Isola di Pasqua e Hawaii) - per il quale Lucrezia ha redatto anche un lavoro scritto - la tematica sarà: il prodotto culturale dell’incontro di due comunità di persone, di origini geografiche differenti.
Prendendo spunto da un corso universitario d’etnologia regionale dedicato alla Polinesia (regione oceanica compresa nel triangolo formato da Nuova Zelanda, Isola di Pasqua e Hawaii) - per il quale Lucrezia ha redatto anche un lavoro scritto - la tematica sarà: il prodotto culturale dell’incontro di due comunità di persone, di origini geografiche differenti.
Lucrezia ha recentemente frequentato un corso d’improvvisazione teatrale e pochi giorni fa ha partecipato ad una rappresentazione per l’evento Ludesco, che rientra nel Festival de jeux et d’expériences ludiques di La Chaux-de-fonds. È quindi a conoscenza delle tecniche e degli esercizi base necessari alla pratica dell’improvvisazione teatrale, da applicare durante il laboratorio.
Il messaggio che quest’ultimo mira a trasmettere è che, dall’incontro di gruppi di persone caratterizzate da pratiche culturali differenti, può nascere un compromesso che permette la loro coesistenza in uno stesso luogo e tempo. E che ciò è possibile solo grazie a un fenomeno in cui la comunicazione, l’ascolto, la comprensione e la flessibilità sono le virtù fondamentali.
Saranno accettate le prime iscrizioni, fino ad un massimo di dieci partecipanti, che perverranno entro il 1° maggio 2015. La partecipazione è gratuita. Informazioni e iscrizioni: luchialber@hotmail.com +41 79 961 87 42.
Lucrezia Albertini & Pgi Valposchiavo
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