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martedì 5 maggio 2015

TIRANO RINUNCIA AGLI INCASSI DI ELITE SPA: LE MINORANZE PROTESTANO

Durante il Consiglio Comunale di Tirano lunedì 27 aprile i consiglieri sono stati messi al corrente del piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dal Comune.
Il primo cittadino Franco Spada per adempiere agli obblighi della legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha dovuto avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni dirette e indirette del Comune di Tirano. In altre parole il sindaco ha dovuto redigere un documento da consegnare alla Corte dei Conti regionale nel quale vengono rese pubbliche la partecipazioni societarie del Comune.
In base ai criteri esposti dalla legge 190/2014, il Comune ha l’obbligo di dismettere la partecipazione di quelle società che non risultino indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali. L’obiettivo della legge è quello di diminuire drasticamente il numero delle società partecipate entro la fine del 2015 con lo scopo di assicurare il “coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato”.
A questo proposito il sindaco Franco Spada ha presentato alla Corte dei Conti, come previsto dalla legge, un documento attestante le partecipazioni societarie del Comune di Tirano. Dal documento si evince che il Comune partecipa al capitale di sei società:
  1. Società per l’Ecologia e l’Ambiente Spa (Secam Spa) con una quota del 5,88%;
  2. Azienda Energetica Valtellina Valchiavenna (Aevv Spa) con una quota del 11,45%;
  3. Società Trasporti Pubblici di Sondrio Spa con una quota del 1,69%;
  4. Teleriscaldamento Coogenerazione Valtellina, Valchiavenna, Valcamonica Spa (Tcvvv Spa) con una quota del 7,48%;
  5. Società di Depurazione Media Valle Spa con una quota del 44,27%;
  6. Società Elite Spa con una quota del 5%.
Delle sei società sopra citate il Comune di Tirano ha scelto di dismettere la partecipazione alla Società di Depurazione Media Valle Spa dato lo scioglimento anticipato della stessa e la messa in liquidazione a causa della normativa vigente in materia di depurazione che impedisce la prosecuzione dell’attività di gestione del servizio da parte della società.
Il sindaco ha scelto di cedere anche la quota di partecipazione alla società Elite Spa. La società nata nel 2005 con Edison Spa e Repower è in attivo e garantisce una buona entrata al Comune, ma la partecipazione alla stessa è in contrasto con quanto stabilito dalla legge 190/2014. Per questo motivo Franco Spada si è visto costretto a cedere la quota di partecipazione alla società.
Subito le proteste dei consiglieri di minoranza. Marilisa Stoppani ha affermato che «dismettere una società che ci garantisce un’entrata senza fare niente la vedo come un grave danno per il Comune». Martino Della Vedova ha contestato le motivazioni che hanno portato il sindaco a scegliere per la cessione della quota: «l’interesse pubblico può essere inteso anche sul fatto che la relazione garantisce un maggior controllo sull’ambiente e sulla salute. L’applicazione della legge diventerà molto pesante per il Comune».
Non è mancata la risposta del sindaco. «I comuni non possono detenere partecipazioni societarie nel mercato libero – ha chiarito il primo cittadino -. È molto difficile sostenere che Elite sia una società a interesse pubblico. Nella relazione che ho consegnato fotografo il momento e la data. Vedremo l’evoluzione normativa e perseguiremo l’interesse del Comune nel rispetto della legge».
Camilla Pitino

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