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venerdì 28 maggio 2010

MANOVRA FINANZIARIA: LA NOSTRA PROVINCIA NON VIENE TOCCATA

28 maggio 2010 - Pubblichiamo un articolo tratto dalla Gazzetta di Sondrio, su gentile concessione di Alberto Frizziero, nel quale si spiega la situazione della Provincia di Sondrio in merito alla questione della sua abolizione.
In base ai provvedimenti finanziari dovrebbero sparire le Province al di sotto dei 220.000 abitanti. Abbiamo fatto rapidamente una piccola ricerca trovando una decina di Province tra i 220.000 e i 200.000 abitanti. Sono Aosta, Ascoli, Asti, Belluno, Biella, Grosseto, Imperia, La Spezia, Matera, Terni (a cavallo dei 220). In prima battuta. Poi invece le deroghe. Vediamo quali.
1) La misura non tocca le Province nelle Regioni a Statuto Speciale per questioni di ordinamento. E pensare alla proliferazione avvenuta in Sardegna!
2) La misura non tocca le Province di confine. E così si salvano oltre quelle del trio consolidato (Sondrio, Belluno, Verbania) anche Gorizia ed Imperia.

Sotto i duecentomila a scendere dai 200 in giù: Lodi, Massa, Enna, Sondrio, Vercelli, Crotone, Vibo V., Fermo, Verbania, Rieti, Gorizia. Abbiamo considerato a parte le sarde in quanto là aveva provveduto la Regione a una serie di inconcepibili divisioni. In ordine decrescente abbiamo Oristano, Nuoro, Olbia, Carbonia, Medio Campidano, Ogliastra.

Classico provvedimento ripetutamente proposto da qualche altro dirigente ministeriale che non ha capito che il parametro degli abitanti non è il solo da considerarsi. Consigliamo di consultare la carta geografica. Basti pensare che in questa logica la soppressione della Provincia di Sondrio, con spostamenti dunque possibili su Brescia o, più probabile Lecco, porterebbe il Livignasco a fare 200 km per raggiungere la sede provinciale. C'è la geografia e c'è tutto il resto.

Folle è stata la moltiplicazione in Sardegna. In alcune situazioni la razionalizzazione è non solo possibile ma anche opportuna. In altre, come Sondrio, è cosa che non sta in piedi. Torneremo in argomento.

LE DEROGHE PER LE PROVINCE 'SPECIALI'
Il discorso era cominciato così, con questo limite di 220.000 abitanti (come mai 220 e non 200 o 250? Un po' di malignità non guasta, e allora vediamo che in questo modo si salva Prato...). Poi due tipi di Province che chiamiamo 'speciali'. Innanzitutto quelle nelle Regioni a Statuto Speciale che hanno la competenza propria in materia. Poi quelle di confine, fra cui noi.

ABITANTI. NON BASTA
Se si vuole tagliare il numero degli abitanti non basta. Vediamo anche il territorio facendo alcuni esempi. Fra Pescara e Chieti ci sono 18 km. Fra Livorno e Pisa 22. Fra Ravenna e Forlì 28. Bisognerebbe guardarci dentro, anche qui con razionalità. Evidente, per fare un esempio, che Monza é a un passo da Milano ma é altrettanto evidente che ci sono ragioni valide per la coesistenza. Anzi, per la verità é la provincia di Milano che dovrebbe sparire lasciando il posto alla famosa area metropolitana di cui da decenni si parla senza riuscire a venire a capo delle resistenze locali.

GdS

www.gazzettadisondrio.it n. 14/2010, anno XIII° del 20 V 10

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