L’Agenzia per la Pace (AxP) promuove la partecipazione alla Marcia Perugia-Assisi del prossimo 16 maggio 2010. Ha aderito anche il Comune di Sondrio col consigliere delegato Simone Del Curto, nel suo doppio ruolo di amministratore e presidente dell’associazione AxP.
L'Agenzia per la Pace invita anche a partecipare al Meeting dei Giovani previsto a Perugia dal 13 al 15 maggio. L'associazione si rende disponibile a mettere in contatto gli interessati con gli organizzatori e a garantire il viaggio di ritorno in Valtellina, dopo la marcia.
- Info: axp@agenziaperlapace.it; 0343 33993 (Anna e Lorenzo) o 334 6068290 (Lorenzo).
Alla Marcia ha aderito anche il Comune di Sondrio che parteciperà col Consigliere delegato alla Pace Simone Del Curto, nel suo doppio ruolo di amministratore e presidente dell’Agenzia per la Pace.
APPELLO DI CONVOCAZIONE ALLA MARCIA PER LA PACE PERUGIA-ASSISI (www.perlapace.it)
C’è troppa violenza in giro! Nel mondo, in TV, contro gli immigrati, gli “altri”, i diversi, contro le donne e contro i bambini, nelle nostre città, nei rapporti tra le persone, nel mondo del lavoro, nella politica, nell’informazione, nel rapporto che abbiamo con la natura, gli animali, l’ambiente che ci circonda: la violenza sembra non conoscere limiti e confini. C’è troppa violenza e c’è troppa indifferenza. Troppo spesso siamo pronti a condonare la violenza sugli altri. E davanti al loro dolore chiudiamo cuore, occhi e orecchi. Il prezzo di tanto cinismo è altissimo. E lo paghiamo tutti, indistintamente.
Una società chiusa e insensibile non ha futuro.
E’ tempo di reagire! Non possiamo permettere che violenze, egoismo, razzismo, mafie, censure, paure e guerre di ogni genere abbiano il sopravvento! Ci può essere una vita, un’Italia e un mondo migliore!
Dobbiamo ri-mettere al centro della nostra vita quei valori condivisi, sanciti nella Costituzione, nel Diritto internazionale dei diritti umani e nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, che soli possono aiutarci a superare positivamente questa profonda crisi e accrescere la qualità civile della nostra società. Abbiamo bisogno di un’altra cultura. Dobbiamo sostituire l'esclusione con l'accoglienza, lo sfruttamento con la giustizia sociale, l'individualismo con l’apertura agli altri, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il rispetto dei diritti umani, il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, l’illegalità con il rispetto delle regole democratiche, la paura con la speranza. Dobbiamo esigere che ad ogni valore corrispondano atti politici concreti e coerenti a partire dalle nostre città fino all’Europa e all’Onu. Cambiare è possibile! E, in ogni caso, è indispensabile.
Non possiamo disinteressarci del mondo che ci circonda. Ci sono grandi problemi che non rispettano i confini nazionali e che si aggravano di giorno in giorno. Lottare contro la povertà nel mondo, farla finita con le tante guerre, fermare il cambiamento climatico e proteggere l’ambiente, promuovere tutti i diritti umani per tutti, ridurre le disuguaglianze, garantire pari opportunità, costruire un’economia sociale di giustizia ci conviene! Chi gestisce le nostre istituzioni e i nostri soldi, dai Comuni all’Unione Europea, deve porre questi programmi al centro del proprio impegno quotidiano.
Dobbiamo decidere in quale società vogliamo vivere. Se davvero desideriamo la pace, per noi e per i nostri figli, non possiamo negarla agli altri. Dobbiamo imparare a riconoscere e gustare la pluralità umana nella dimensione dell’uguaglianza e della giustizia, della legalità e del rispetto dei diritti umani e della terra madre.
Ciascuno faccia i conti con le proprie responsabilità.
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