La festa è iniziata fin dal mattino proprio sull’acqua con la discesa in gommone di Sertori,
bandiera del comitato acque in mano, lungo le rapide di Boffetto in occasione delle gare di Coppa
del Mondo di canoa fluviale organizzate dall’Indomita Valtellina River.
Nel pomeriggio poi, secondo un programma molto libero e ad adesione del tutto spontanea e non organizzata, la giornata è proseguita lungo il sentiero Valtellina - tratto Morbegno Grosotto -
dove fin dalle 15.00 numerose persone hanno voluto trascorrere il pomeriggio lungo il fiume:
passeggiando a piedi e in bicicletta, facendo un picnic o prendendo il sole, comunque rispondendo
all’appello lanciato nei giorni scorsi dal Comitato Acque.
Alle 17.30, presso il ponte passerella di Albosaggia, invece si è tenuto il momento istituzionale della manifestazione con una grande dimostrazione di compattezza da parte di tutti i componenti del Comitato. Dai sindacati, alle associazioni di categoria, dall’Unione Pesca Sportiva ai sindaci (ne mancavano solo 3), il Comitato ha fatto sentire forte la propria voce, ribadendo per altro da un palcoscenico naturale di indubbia suggestione, che questo è il tempo per riscrivere un patto determinate per il futuro dell’intera valle. Dagli interventi dei delegati del Comitato, infatti, è emerso con evidenza l’unione di intenti di tutte le componenti rispetto alla necessità di rivedere le condizioni di utilizzo della risorsa acqua.
Verso le 19.30 un pacifico e colorato corteo, capeggiato dal Comitato, ha raggiunto a piedi
attraverso la città, Piazza Garibaldi. Da qui, una delegazione si è recata a Palazzo del Governo perconsegnare al Prefetto la bandiera del Comitato Acque e il documento già trasmesso (25 giugno) al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da una delegazione dell’Uncem alla quale ha preso parte anche il consigliere regionale Ugo Parolo in veste di Vicepresidente dell’Unione dei Comuni e delle Comunità Montane.
Alle 21.00 in una Piazza Garibaldi letteralmente gremita è stato il momento sì del divertimento
con il concerto di Davide Van De Sfroos, ma anche di un messaggio forte da parte del Sindaco di Sondrio Alcide Molteni, di Enrico Borghi Presidente dell’Uncem e Massimo Sertori Presidente
della Provincia di Sondrio su mandato del Comitato Istituzionale Acque.
“ Dopo 60 anni, alla scadenza delle principali concessioni idroelettriche - ha ribadito dal palco
Sertori - abbiamo un’occasione che non si ripeterà: quella di pensare al nostro futuro e a quello dei nostri figli. La nostra terra si merita parte di quelle risorse derivanti dalle acque che, oggi così come ieri, hanno contribuito allo sviluppo dell’intero Paese. Non si tratta solo di una questione di soldi - ha proseguito Sertori - ma di trovare un giusto equilibrio per il nostro territorio, e dunque anche un ruolo nella gestione degli impianti, che sappia coniugare le legittime necessità di produzione con quelle di tutela e valorizzazione. Insomma - ha rimarcato il Presidente - si tratta di puro federalismo”.
La parte più difficile, ma anche la più importante di questo progetto, articolato su 3 livelli distinti e
ben precisi (istituzionale, politico e territoriale) ha trovato così piana realizzazione proprio nella
giornata di ieri, quando il consenso espresso dai valtellinesi e dai valchiavennaschi ha superato
ogni aspettativa.
“Ne ero certo - ha commentato Sertori - non avevo alcun dubbio che la nostra gente capisse
quanto fosse fondamentale far sentire tutti uniti la nostra voce; loro sono gli attori protagonisti di
quello che sarà un grande cambiamento e proprio loro daranno sempre più forza al livello
istituzionale e politico”.
“Anche a Roma e a Milano - ha concluso - sono sicuro che il messaggio sia arrivato forte e chiaro e credo che ci siano tutte le premesse per proseguire un cammino certo non facile all’insegna di un
dialogo corretto, chiaro e coerente. Sarà compito della politica perseguire ogni via per
raggiungere l’obiettivo”.
Per quanto riguarda il costo dell’evento, il Comitato Acque comunicherà in modo del tutto
trasparente le spese sostenute. Ogni componente del Comitato si è autotassato per consentire l’organizzazione di una giornata che resterà scritta nella storia dei valtellinesi e valchiavennaschi.
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