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mercoledì 21 luglio 2010

WWF VALTELLINA: "TROPPI CACCIATORI, POCHI ANIMALI"

21 luglio 2010 - Descrivere la situazione della caccia in Valtellina è molto semplice; ci sono troppi cacciatori e pochi animali da abbattere, c’è un diffuso, irresponsabile e criminogeno bracconaggio.

NOTE A MARGINE, IN MERITO ALL’ INCONTRO DELLA CONSULTA

FAUNISTICA- VENATORIA PROVINCIALE (CONSULTA CACCIA)

DEL 19 LUGLIO 2010 (di Vaninetti William)

La Consulta Faunistica Venatoria è un organismo di cui si avvale la Provincia per
esaminare le problematiche relative al mondo venatorio; è presieduta dall’ass. Vitali,
vi partecipano dirigenti e tecnici della Provincia (Moroni D., Cristini G., Ferloni M.), i
presidenti dei Comitati di Gestione dei 5 Comprensori Alpini di Caccia della provincia
(cacciatori), il tecnico faunistico nominato dalle Associazioni venatorie, un rappresentante
degli agricoltori e UN RAPPRESENTANTE (!!!!) dei protezionisti/ecologisti (il
sottoscritto)
Descrivere la situazione della caccia in Valtellina è molto semplice; ci sono troppi
cacciatori e pochi animali da abbattere, c’è un diffuso, irresponsabile e criminogeno
bracconaggio (esemplificativa, a questo proposito, l’affermazione di un rappresentante
dei cacciatori nel primo incontro della Consulta. “Quando si chiude il piano caccia della
Provincia, si apre un nuovo piano caccia…”), il territorio della provincia da controllare
è vasto e le Guardie provinciali sono troppo poche.
In questo contesto di grande delicatezza e precarietà, riuscire a soddisfare le richieste dei
2620 fucilieri all’aria aperta (dato anno 2005- fonte- Piano Faunistico Venatorio) che
esigono una “ricompensa” dal momento che hanno pagato per la licenza, non è cosa facile.
Di fronte alla responsabilità e alla consapevolezza di molti che sanno benissimo di dover
prelevare solo gli “interessi”, seppur scarsi, senza intaccare il “capitale faunistico” anche
solo per garantire un futuro alla propria “passione”, si contrappone una massa indistinta
di “appassionati” che hanno l’unico scopo di predare tutto quello che possono, senza
vedere più in là del proprio ristretto “particulare”.
In questo senso la BATTAGLIA dei NUMERI è fondamentale perché, sembra strano
affermarlo, SI CACCIA SOLO DOVE CI SONO ANIMALI DA CACCIARE. E i numeri
elaborati dalla Provincia, sulla base delle cifre fornite dai Comprensori Alpini, cioè dai
cacciatori, sono CHIARI ed EVIDENTI; la fauna tipica alpina (gallo forcello, pernice
bianca, coturnice) e lepre bianca è stabile o in più o meno grande difficoltà, ma anche gli
UNGULATI, in alcune zone, non godono di buona salute.
Nell’incontro del 19 luglio è stato predisposto il Calendario Venatorio per la stagione
2010/11, per quanto riguarda date inizio e fine, giornate di uscita e addestramento cani,
non sono stati esaminati i piani di abbattimento.
E’ stata sottofirmata da vari componenti, fra cui il sottoscritto, la richiesta all’assessore
perché porti in discussione, nella prossima Consulta, un Regolamento per il recupero
degli ungulati feriti (un argomento interessante per un prossimo articolo!) che è stato
predisposto congiuntamente da tecnici faunistici delle province di Sondrio, Lecco e Como.
Su richiesta del rappresentanti degli agricoltori, l’ass. ha reso noto che l’anno scorso sono
stati abbattuti 80 cinghiali e una quarantina fino ad oggi.
Componente Consulta Faunistica Venatoria
Vaninetti William

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