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lunedì 9 agosto 2010

TIRANO DI IERI: LE INDICAZIONI COMMERCIALI E DELLE VIE

10 agosto 2010 - C’è una storica Tirano da riscoprire dietro le indicazioni commerciali di un tempo, i sapori i profumi delle ostrerie, delle trattorie e di quei negozietti di alimentari che erano in ogni contrada e che una nuova forma di consumismo ha fatto chiudere... (Di Ivan Bormolini)


Già oggi il supermercato ci offre tutto e subito, non abbiamo tempo per fermarci a parlare con il macellaio di fiducia o con il salumiere e la coda alla cassa è una perdita di tempo.

Ma ieri non era cosi, la massaia con tanto di borsa di paglia andava dal panettiere, dal macellaio, dal “furmagiat” e nel frattempo raccontava e sentiva le novità… Momenti di vita quotidiana che la frenesia del tempo ha cancellato per sempre.


Sono sparite quelle belle affettatrici rosse, quelle bilance a lancetta con i due piatti, quei banconieri che facevano i conti con la biro e poi magari se la appoggiavano sull’orecchio.

Magia di un’epoca passata; che dire poi di quei contenitori in vetro pieni di mentine bianche e verdi, colmi di farina gialla, nera e bianca e di quei bei negozi dove bisognava scendere qualche gradino per entrarci.

E di quelle osterie e trattorie in Porta Bormina cosa rimane? Rimangono le scritte all’ingresso di questi storici angoli commerciali della Tirano dei tempi che furono, a qualcuno “con i capelli grigi e il bel cappello di paglia” rimarrà anche il ricordo di qualche mangiata o di qualche calice in compagnia magari mentre si faceva una partita.


Tutto è cambiato, tutto è mutato, l’attuale via XX Settembre, allora via Stelvio e unica strada che portava verso i paesi dell’alta valle, era da considerarsi un po’ il cuore commerciale di Tirano, era pavimentata con il classico “risch” formato con ciotoli provenienti dal greto del fiume Adda.

Allora in questi luoghi in molti si incontravano per fare la spesa o per scambiare qualche parola, qualcuno avrà approfittato per fare una sosta al prestigioso caffè pasticceria Lorandi che confezionava ottimi dolci, versava calici di vini di Valtellina, birra e aveva una bella sala da gioco.

La scritta che indicava questo luogo di ritrovo ubicato nel palazzo Marinoni non esiste più, “PASTICCERIA- CAFFE’ LORANDI- SALA DA BILIARDO” si leggeva arrivando in piazza Cavour e li in quel bel caffè si dice che era solito trovarsi quel don Albonico, storico parroco di Tirano, non per parlar di Chiesa ma bensì, con i suoi avventori definiti “lardellati di latinorum” per far politica. I fatti relativi a quegli incontri non sfuggirono ai redattori dell’allora “Tiranese” un giornale che si definiva “piccolo, scarlatto e anticlericale”.

Mi par di rivederlo quel don Albonico col tricorno, forse un po’ don Camillo e forse ignaro che tanti Peppone lo guardassero da fuori. Bei tempi quando quel gran prete per tutti i tiranesi che si definiva italiano con il Re e cristiano con il Papa si iscrisse alle liste elettorali!!!


Salendo poi si incontrava il negozio del Signor Perdetti, la bottega del Signor Bonazzi “Tipografo negoziante” e ancora altri esercizi come quello dell’antiquario Francesco Chiodi.

Che bello sarebbe avere una cartolina ingiallita di quei tempi, sarebbe facile ricostruire tutta la mappa degli esercizi commerciali, in alcuni dei quali ancor oggi conservano gelosamente gli attrezzi del mestiere di un tempo, come per esempio fanno i Signori Moretta, titolari dello storico calzaturificio, custodiscono un piccolo museo che racconta la storia dell’esercizio commerciale dove il capostipite aveva avviato l’attività di calzolaio.


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Termina qui questo nostro breve viaggio, passando anche per piazza Parravicini, anche lì vi erano degli esercizi, qualcosa che ci ricorda quell’epoca passata rimane ancora il negozio di mercerie della Signora Rusconi, la macelleria Poretti, il panificio Plozza, il panificio Garbellini in piazza Basilica e altri, per il resto tutto è affidato ai ricordi e a quelle indicazioni sui muri, sarebbe bello vederle restaurate, vederle ritornare a brillare come un tempo, forse non è troppo tardi, la storia di Tirano passa anche da lì… E’ stato quasi un sogno vedere ritornare alla luce l’indicazione della via Luigi Torelli, appena dietro la parrocchiale di S. Martino, il restauro di quel palazzo ha riportato alla luce quell’antica indicazione... E chissà se ce ne saranno altre nascoste!!! 

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