Ha una forma ovale, un po' appiattita: come la gerla è munita di cinghie, stròpi; la si porta a spalla ed è fatta di doghe con un bordo piuttosto consistente nella parte superiore. Questo recipiente è diffuso con lo stesso nome in tutte le regioni del Nord Italia.
Talvolta la brenta viene definita bigoncia, ma in realtà i due attrezzi sono piuttosto diversi, anche nell'uso, poiché la bigoncia viene usata anche per raccogliere l'uva vendemmiata, mentre la brenta è impiegata prevalentemente, come già è stato detto, per il trasposrto di vino e di mosto.
Contiene 50 litri di vino se riempita fino a un certo punto segnato con una "broca", un chiodo particolare. Prima dell'introduzione del sistema metrico decimale, nel 1861, la brenta era anche una misura di capacità.
Portare la brenta piena di vino non è un esercizio così facile come si può pensare. I nonni dicevano che si doveva camminare sculettando, " s'ha da menà 'l cul", altriminti ci si versava il vino addosso. In effetti il vino è un liquido e come tale si muove nella brenta se il passo del portatore è brusco o troppo rigido.
Ovviamente la brenta è un attrezzo che rappresenta la fatica: Antonio Tiraboschi nel suo Dizionario Bergamasco del 1873 riporta una frase scherzosa, in Italiano dialettale, che si sentiva ripetere dai più anziani, ancora fino a una cinquantina di anni fa: "chi troppo studia matto diventa, chi poco studia porta la brenta". Una frase che rappresenta una "scheggia" di una cultura regionale che fino alla metà dell'Ottocento si diffondeva anche in provincia, oltre che nelle città più importanti, attraverso gli almanacchi regionali, i cantastorie, il teatro e gli uomini di cultura o i circoli culturali che si interessavano alle tradizioni popolari.
L'uso della brenta è piuttosto sporadico nella realtà di oggi. la brenta di legno di castagno o di latta è scomparsa ormai per lasciare il posto a quella di plastica che è più leggera, ma è meno bella da vedere. Questo nuovo recipiente in pratica sostituisce la gerla durante la vendemmia. Si usa molto di meno però nelle piccole cantine dei privati.
Giac
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