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mercoledì 29 dicembre 2010

BREVE ANALISI DEL PROGETTO DI TRIVIGNO: PRIMA PARTE

29 dicembre 2010 - In questa prima parte di analisi del progetto di turistico di Trivigno vediamo l'impatto ambientale e le caratteristiche del Coaster.


Vediamo in breve i passaggi chiave che caratterizzano il progetto turistico che interessa il Comune di Tirano e in particolare Trivigno.

Innanzitutto, gli interventi strutturali mirano a collegare, attraverso ilcoaster, il Comune di Tirano con Trivigno, Aprica e Corteno Golgi. In generale si sostiene che i vantaggi siano i seguenti:

  • contributo alla risoluzione del problema occupazionale;
  • valorizzazione dei luoghi, senza stravolgerli, ricercando la possibilità di un turismo sostenibile “soft” e di qualità che rispetti la nostra terra e le nostre abitudini;
  • far di tutta la montagna, dal Castellaccio di Tirano a Pian di Gembro, unambiente naturale protetto, libero da ogni forma di inquinamento, un’oasi di pace;
  • strutture alberghiere nuove ed innovative ad impatto zero (inserite in ambienti unici), ristoranti di qualita’ e di vario genere, gestioni alberghiere capaci;
  • la montagna naturale, con il ritorno delle mucche, un paesaggio incontaminato (il più possibile simile a com’era Trivigno nei primi del ‘900);
  • gli insediamenti “dovuti” (il minimo per fare stare in piedi l’operazione) in aree già a prato, nascoste fra i boschi;
  • i trasporti più tecnologici siano: cani da slitta, cavalli con carri o calesse, biciclette, ciaspole, sci di fondo e scarponi da montagna.

Per quanto riguarda il Coaster, invece, si sottolinea che per realizzare questo mezzo di trasporto bisognerà "Realizzare gli insediamenti, quelli assolutamente necessari per pagare l’opera". I punti a favore per il Coaster sarebbero, sempre secondo quanto riportato nel progetto:

  • che funziona a chiamata come un ascensore;
  • ha impatto ambientale quasi nullo (viste le dimensioni: cabine 8 posti);
  • ha impatto energetico ai minimi (recupera energia in discesa e con un po’ di solare alle stazioni è quasi autonomo) e rumore nullo (è elettrico, su gomma);
  • è velocissimo (in ca 6 minuti da Tirano si è a Trivigno, in ca 13/14 sui campi da sci dell’Aprica);
  • ha costi d’uso e di manutenzione bassissimi (nessun addetto sul tracciato – manutenzione solo a chilometro viaggiato, no interventi periodici).
Domani la seconda part
e

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