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martedì 7 dicembre 2010

LA PIAZZA DEGLI SPIGOLI

7 dicembre 2010 - Quasi sembra un film: bambini che giocano sulle giostre, cani che corrono, mamme che sorridono, nonni che ricordano i bei vecchi tempi, uccellini che cantano, il sole nel cielo… e poi cemento. Sì, cemento, una densa, nera colata di cemento che ricopre tutto e trasforma lo scenario. (Il giornale a portata di mouse - III D)

Noi tiranesi siamo rimasti in paziente attesa – quasi un anno – per vedere il risultato di tanto lavoro in piazza Unità d’Italia. In effetti, ci ha lasciato tutti un po’ a bocca aperta. Non ci aspettavamo di certo un esito del genere. Ancora lo guardiamo da fuori, un po’ diffidenti su alcune scelte.

Il vecchio parco aveva sicuramente bisogno di una sistemata; era necessario sostituire almeno i giochi attempati e gli alberi malati. Ma forse con soluzioni alternative alle attuali. La piazza Unità d’Italia, situata in periferia di Tirano, era parecchio frequentata dai residenti della cosiddetta “cartiera”: bambini, adolescenti e anziani. Si portavano i cani a giocare e il vasto prato era utilizzato per bruciare “la Vecchia”, durante il carnevale.

Ora tutti ci chiediamo, invece, in che cosa si sia tramutata la piazza. Dicono che verrà usata come luogo di ritrovo per gli anziani, ma anche per altre attività. Ma ora i bambini come faranno a divertirsi? Sarà difficile, con tutti quegli spigoli che li attendono dietro l’angolo. Un sacco di spigoli! Ogni singolo elemento aggiunto nel cortile ne presenta parecchi e piuttosto pericolosi, in particolare per i bambini che, giocando spensierati, corrono continuamente il rischio di farsi male. E allora ci si chiede se non sarebbe stato meglio progettare qualcosa di più “morbido”, di più tondeggiante. Non c’è l’ombra di un canestro – che per l’appunto è tondo – o di una giostra. Solo enormi lampioni e una arrugginita fontana triangolare.

L’asfalto, che nella piazza fa da padrone, sicuramente favorirà le scivolate. Per non parlare della ruggineusata per costruire una grande struttura al centro del nuovo piazzale, che dovrebbe avere lo scopo di ombreggiare lo spazio sottostante.

Alla fine quello era solo un semplice parco giochi, dove ai piccoli bastava uno scivolo o un’altalena, mentre ora avranno paura anche solo ad entrare nella piazza, forse un po’ anche per colpa di quegli omini preistorici sulla costruzione al centro, che mettono soggezione anche solo a guardarli.

L’estetica nel complesso forse sarebbe più adatta in una grande città, ma non in un paesello come Tirano. Perché alla fine è inutile autoconvincersi che Tirano è una nuova meta turistica, rovinandola con elementi che decisamente non le si addicono.

Rivogliamo la nostra vecchia Tirano.

Anna, Veronica, Francesca 3D (Il giornale a portata di mouse)

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