Dopo la costituzione formale, sancita il 4 gennaio, si apre il periodo di tre mesi durante il quale le aziende del settore agroalimentare di tutti i prodotti, a marchio e non, potranno acquisire quote della nuova societàal prezzo di 500 euro ciascuna. Il 51% del capitale sociale, aumentato da 30 a 70 mila euro, è detenuto dai soci originari del Multiconsorzio, mentre il restante 49% potrà essere sottoscritto.
La governance sarà dunque retta dai consorzi dei prodotti tipici che avranno quattro dei sei componenti del consiglio di amministrazione, i restanti due saranno espressione delle aziende e degli Enti Pubblici convenzionati. Le aziende associate saranno coinvolte nelle scelte societarie attraverso un apposito comitato consultivo. La nuova società Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina, scaduti i tre mesi per la sottoscrizione delle quote, provvederà alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione che eleggerà al suo interno il presidente. Per la fase di avvio, l’assemblea straordinaria che ha modificato lo statuto del Multiconsorzio e sancito la nascita della nuova società ha disposto la conferma del consiglio di amministrazione in carica presieduto da Emilio Rigamonti.
Il passaggio dal Multiconsorzio al Distretto formalizza lo status della provincia di Sondrio riconosciuta dalla Regione quale territorio di eccellenza per il settore agroalimentare grazie a una straordinaria concentrazione di prodotti di qualità, a marchio e non, che nessun’altra provincia in Lombardia può vantare. Il progetto che ha partecipato al bando regionale sui Distretti Agricoli e Agroalimentari è stato sottoscritto da una sessantina di aziende con un fatturato di circa 600 milioni di euro, la metà del quale garantito dai prodotti a marchio europeo.
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