La comunicazione del distacco è stata diramata agli enti sovracomunali competenti, allo STeR, Sede territoriale regionale di Sondrio, e all’ANAS, l’Azienda nazionale autonoma delle strade, direttamente dall'ufficio tecnico del Comune di Campodolcino.
«Il masso si è fermato, frantumandosi, sopra la galleria artificiale paramasso e non ha provocato alcun
danno - riferisce Daniela Fanetti, sindaco di Campodolcino –. Le reti hanno trattenuto alla perfezione la caduta del blocco di circa due metri cubi e il nostro ufficio tecnico ha debitamente informato dell’accaduto l’ANAS, per la disposizione di un eventuale sopralluogo, vista la vicinanza alla strada e dopo aver notato il distacco avvenuto probabilmente nel fine settimana».
La variazione di temperatura, il gelo e altri elementi come lo scorrimento superficiale dell'acqua o la sua
azione corrosiva, possono essere la causa del cedimento, che ha interessato il chilometro 133+100 metri
della Strada statale 36, subito dopo l’abitato di Campodolcino, salendo verso Madesimo.
«Le reti paramasso hanno fatto un ottimo lavoro e tutelato la strada - dice Severino De Stefani, presidente della Comunità montana della Valchiavenna - . C’è da dire che, che il blocco di roccia non ha minacciato alcuna area abitata perché nelle vicinanze ci sono solo prati. Gli enti competenti sono stati informati e se lo riterranno necessario disporranno sicuramente un accurato sopralluogo. Le reti erano state posizionate qualche anno fa proprio dall’ANAS».
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