- la nuova edificazione nella zona di Trivigno è concentrata su terreni di proprietà privata riconducibili alla società proponente ed esclude qualsiasi altra edificazione sulla restante parte del territorio che deve restare tale e quale in nome del turista;" IN PAROLE POVERE QUESTO SIGNIFICA CHE GLI UNICI CHE POTRANNO... COSTRUIRE IN TRIVIGNO SARANNO I PROMOTORI? SE IO AVESSI UN TRERRENO VICINO AL LORO E VOLESSI COSTRUIRE AUTONOMAMENTE NON POTREI? QUESTI TERRENI SONO GIA' EDIFICABILI O LO DEVONO DIVENTARE? SE COSI' FOSSE, VUOLE DIRE CHE SONO STATI PAGATI POCHISSIMO RISPETTO AL VALORE CHE AVRANNO DOPO..QUESTA NON E' UNA SPECULAZIONE EDILIZIA VISTO CHE I TERRENI SONO SOLO DI CHI LI HA GIA', MENTTRE TUTTA L'OPERAZIONE CHE LI FARA' AUMENTARE DI VALORE SARA' A CARICO DELLA SOCIETà DEI CITTADINI?
Le rassicurazioni che la società ripristinerà i luoghi anche mediante la garanzia di fidejussioni bancarie non è credibile perchè non potrà recedere dai contratti di vendita degli appartamenti già stipulati; VUOLE DIRE CHE SE IL COASTER FALLISCE, GLI APPARTAMNETI IN TRIVIGNO RIMARANNO, COSì COME I SOLDI NELLE TASCHE DI CHI LI HA VENDUTI? MA I TERRENI, SE SONO GIA' DI PROPRIETA, RIENTRERANNO NEL CALDERONE DELLA SOCIETà DEI CITTADINI CON IL PREZZO DI ACQUISTO O CON IL PREZZO DOPO IL PASSAGGIO DA BOSCHIVO AD EDIFICABILE?IN TAL CASO IL PROPRIETARIO DEI TERRENI, METTENDO QUESTI, CON UNA PICCOLA SOMMA SI TROVEREBBE GIA' IN MANO UNA FETTA GIGANTESCA DELLA SOCIETà! è COSì?
Risposte:
La società proponente non può escludere altre edificazioni nell’area di Trivigno (chiaramente non ne ha il potere !). La proposta è di non far costruire nella vallata di Trivigno per lasciare intatto il paesaggio, semmai riportandolo il più possibile a come poteva essere nei primi del 900 (no auto, reintroduzione della pastorizia …). Questo nuovo meraviglioso scenario della valle sarebbe usufruibile sia dai turisti che dai cittadini di Tirano. Peraltro gli strumenti urbanistici già ora non permettono l’edificazione in quelle aree. Accettare “la nuova area” vuol dire anche far costruire l’albergo diffuso, nei modi rispettosi dell’ambiente indicati nel progetto, in nome dell’enorme sviluppo socio economico che avrebbe l’intera media Valtellina con la nascita di un vero turismo. Se Lei ha un terreno vicino: spetterà al Comune fissare una percentuale in perequazione sull’edificabilità complessiva dell’area, peraltro la società nel piano economico ha già considerato questo aspetto, se poi sul suo terreno volesse portare avanti un progetto turistico, lo sottoponga come abbiamo fatto noi agli organi competenti. Vogliamo ricordare che la nostra è prettamente un operazione turistica: ad oggi è richiesto al Comune di Tirano un “tetto massimo” di edificazioni residenziali, per pagare il sistema di trasporto, di MC 25.000 (= 50 casette - 80X2x3 lordi) che diminuiranno sensibilmente fino a scomparire (vedi “alcune possibili variabili” nelle conclusioni finali del prestudio). La società ha acquisito i terreni sui quali ha sviluppato il progetto turistico, facendosi carico da subito tutti i costi che un progetto di tale importanza comporta e di tutti i rischi imprenditoriali del caso. Il costo dei terreni sarà inserito nel consuntivo della “società dei cittadini” come un altro qualsiasi costo, vogliamo ricordare in un operazione di tale portata questo costo avrà un incidenza molto limitata.
La garanzia di riportare i luoghi allo stato di fatto antecedente (se il coaster avesse problemi) con una fideiussione (a prima richiesta) proposta dai proponenti fa si che il fideiussore (una banca) dia direttamente i soldi al Comune con i quali poter ripristinare i luoghi.
Cercheremo qui di seguito di ricostruire la sua visione “apocalittica”.
”La società propone (direttamente dal prestudio): “… L’operazione complessiva dovrebbe essere affrontata a “step”, magari divisa in 2 fasi, dove una parte delle edificazioni residenziali (15.000 mc) inizi in contemporanea alla costruzione del coaster” e
“… la società è disposta a far consegnare al Comune di Tirano una fideiussione di importo tale da rendere (se escussa) insostenibile l’operazione fino a quel punto completata...”.
Quanto sopra significa che: 1) si inizierà a costruire 15.000 MC = 30 casette (80X2X3 lordi) 2) se a quel punto il coaster avesse problemi ci sarebbe l’escussione della fideiussione da parte del Comune che riporterebbe tutto come prima 3) a Trivigno ci sarebbero 30 casette in più in mezzo ai boschi, probabilmente la maggior parte ancora da vendere magari ai cittadini di Tirano. 4) la “società di cittadini”, in seguito alle escussioni, fallirebbe e poco farebbero “i soldi nelle tasche …” di pochi appartamenti o le quote in una società fallita.
Questo è il rischio sociale (al massimo 30 casette) di un operazione che se, come siamo certi, andasse in porto cambierebbe in meglio ed in modo determinante il futuro di intere generazioni dell’area. Visto che la fattibilità economica dell’intera operazione si basa su studi turistici, vogliamo ricordare che il Sig. Ciapparelli ha redatto personalmente, coadiuvato da altri tecnici del settore molto preparati, lo studio di fattibilità turistica ed ha volutamente mantenuto assolutamente prudenziali i parametri che lo compongono. Ha sempre detto e sostenuto che la società, prima di attivarsi, chiederà un avallo a questi studi da parte di una delle uniche strutture al mondo capace di valutare le prospettive di una nuova ed innovativa area turistica: Alpitour, Holiday Inn, Sheraton, Accor, Hilton (alla quale chiederà anche di intervenire direttamente nell’operazione). Inoltre vogliamo ricordare che se tutto andasse bene, come siamo certi, quelle stesse 30 casette nel corso dell’operazione andranno a far parte del patrimonio alberghiero, infatti:
“… la società si impegna ad impiegare eventuali utili eccedenti (rispetto all’analisi economico turistica del pre-studio) nella trasformazione degli insediamenti già costruiti, da residenziale ad alberghiero (che diventerebbero così parte delle strutture turistiche: apart-hotel). Quindi col miglioramento del consuntivo societario (vedi possibili variabili) rispetto al pre-studio, ci sarà, in proporzione al cambiamento favorevole dei conti, più alberghiero e meno residenziale”.
Proporrei di chiudere momentaneamente le domande e risposte per riaprirle dopo l’incontro pubblico.
Comitato chiarezza coaster
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