Il segretario generale Marco Bonat, accompagnato dal direttore di Bormio Turismo Laurent Samou, ha accolto i rappresentanti degli enti camerali turchi che in questi giorni hanno visitato la Valtellina nell’ambito di una iniziativa condivisa da Banca Popolare di Sondrio e Ispat, l’Investment Support and Promotion Agency of Turkey. Alle illustrazioni delle due realtà, turismo, risorse agricole, cultura, è seguito un confronto sulle potenziali collaborazioni.
La Cappadocia è una vasta regione della Turchia centrale, la più attrattiva dal punto di vista turistico, per la presenza di siti archeologici significativi, per il turismo termale e per quello culturale, oltre che per lo sci. Produttori di vino, di mele (400 mila tonnellate all’anno, contro i 300 mila quintali della Valtellina) e di ortaggi, allevatori di bovini e produttori di mangimi per animali, i turchi della Cappadocia hanno 25 anni di esperienza nel settore dell’energia solare, tanto che il 30% delle abitazioni copre il proprio fabbisogno energetico con i pannelli fotovoltaici. Il settore del turismo è interessato da importanti investimenti: 360 milioni di euro quelli annunciati e un esborso annuo di 6 milioni di euro per comunicare e promuovere il territorio, anche finanziando produzioni cinematografiche americane. Ma l’interesse preminente è per il turismo culturale per la ricchezza dell’offerta della Cappadocia, conosciuta in tutto il mondo.
Il bilancio dell’incontro tracciato da Bonat e Samou è dunque positivo. “È stata un’occasione utile per condividere informazioni che possono rappresentare la base su cui sviluppare progetti di cooperazione – ha osservato il segretario generale dell’Ente camerale –. Di grande interesse è per noi il filone del turismo culturale che loro hanno così ben sviluppato e che noi abbiamo la necessità di far crescere.“Stiamo cercando di creare un turismo legato allo sviluppo integrato, perché il turismo che va per conto suo è ormai superato – ha evidenziato Samou –. Integrare significa arricchire, dunque non solo sci ma anche ambiente, wellness e, perché no, la città di Sondrio: più il territorio è ricco e più sarà semplice far tornare il cliente".
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