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mercoledì 4 maggio 2011

CROSIO DOPO L’INCONTRO CON IL MINISTRO GELMINI: “COMPIUTO UN PASSO AVANTI”

4 maggio 2011 - Dall’incontro di oggi pomeriggio al Ministero della Pubblica Istruzione tra il parlamentare valtellinese Jonny Crosio, accompagnato dai colleghi Carolina Lussana e Marco Reguzzoni, e il ministro Mariastella Gelmini è uscita la notizia tanto attesa in provincia di Sondrio: le prime classi della primaria a rischio sono salve.

Per il prossimo anno scolastico non ci saranno tagli, grazie alle nomine degli insegnanti disposte dall’Ufficio Scolastico per la Lombardia in accordo con il Ministero. “Abbiamo compiuto un decisivo passo avanti – commenta Crosio – anche perché la questione richiedeva una soluzione immediata, come richiesto dal documento del presidente della Provincia Massimo Sertori, sottoscritto da sindaci e presidenti delle Comunità Montane, rispetto alle 19 scuole primarie a rischio. Per il prossimo anno scolastico non ci saranno dunque chiusure né accorpamenti, ma ritengo che questo sia solo un passo perché la questione va affrontata anche in prospettiva futura”.

Di fronte al ministro Gelmini, Crosio ha rinnovato il sostegno della Lega Nord nei confronti di una riforma necessaria per razionalizzare il sistema dell’istruzione, evidenziandone le incongruenze rispetto a parametri che penalizzano pesantemente le aree di montagna e le zone disagiate. Per dirimere la questione, grazie alla disponibilità del ministro, è stata concordata la costituzione di un tavolo di lavoro per analizzare tutte queste problematiche.

Intanto, per venerdì Crosio ha fissato un appuntamento telefonico con il direttore generale del’Ufficio Scolastico per la Lombardia: “Il contributo di Giuseppe Colosio, che ben conosce la realtà della Valtellina e della Valchiavenna, è stato oggi fondamentale. Ha immediatamente compreso il senso della nostra richiesta e si è attivato per trovare una soluzione”. A colpire la Gelmini è stato anche il documento della Provincia a cui il presidente Sertori, in un lasso di tempo brevissimo, ha garantito le firme dei 78 sindaci e dei 5 presidenti di Comunità Montana. “Il territorio ha fatto la sua parte – conclude Crosio – e la volontà comune di scongiurare la chiusura di plessi scolastici che danno un’identità alle comunità locali, formalizzata nel documento grazie all’impegno del presidente Sertori, ha convinto il ministro Gelmini. Ora lavoreremo con la stessa determinazione per garantire le sezioni anche in futuro attraverso il riconoscimento di provincia interamente montana”
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