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domenica 29 maggio 2011

LA FIABA DEL TRENINO GIALLO DI TIRANO

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LA FIABA DEL TRENINO GIALLO DI TIRANO

Tutti sanno che il trenino rosso del Bernina nacque tanti anni fa, da un gruppo di farfalle rosse che volteggiava ogni giorno tra Tirano e Poschiavo. Le farfalline rosse erano i cuoricini buoni dei bambini Tiranesi e Poschiavini. La fata di Miralago premiò i bambini trasformando le farfalline rosse in belle e luminose carrozze rosse che ogni giorno fanno la spola tra la nostra bella città di Tirano e la magnifica Val Poschiavo.

Però non tutti sanno come nacque il Trenino Giallo di Tirano.

Cari bambini, dovete sapere che la fata di Miralago giunge ogni giorno con il Trenino Rosso a Tirano e un bel giorno, affacciandosi al finestrino, a Madonna di Tirano sentì cantare una allegra e simpatica canzoncina. Il canto era delizioso come il canto di cento canarini. Incuriosita volò dal finestrino, scese in strada e si avviò verso quel dolce canto. Camminò con l’orecchio teso e giunse davanti alla scuola d’infanzia di Madonna di Tirano. Il canto giungeva da lì. Si trasformò in una bella e bionda mestrina e entrò nell’asilo alla chetichella. Vide i bambini seduti in cerchio con le loro maestre che cantavano la “filastrocca del chisciöl”. Il canto della più piccina di nome Beatrice era dolce e squillante come quello di un usignolo.

Meraviglia delle meraviglie, la fata si commosse nel vedere le bambine e i bambini così belli, così cari, così graziosi e così bravi cantare con le loro maestre. Terminata la canzone la fata di Miralago, che si era travestita da maestrina, si rivolse alla saltellante e graziosa Beatrice e disse: “ bambina cara ti voglio premiare, esprimi un desiderio”. La bambina canterina rispose: “vorrei un canarino giallo perché io possa imparare a cantare e saltellare come lui !” Poi la fata si rivolse agli altri bambini e disse; “ e voi cosa desiderate ?” Risposero in coro: “cento, mille canarini gialli.” D’un tratto si udì un lungo “sfììììììììì “ : era il fischio del trenino rosso che passava poco distante da lì. Di scatto Paolino, il più birichino e furbacchione di tutti i bambini disse: “io vorrei un trenino giallo come l’oro che mi porti, con il mio papà, la mia mamma e i miei nonni, in giro per Tirano”. La maestrina bionda che era la fata, accarezzò ogni bambino e se ne andò. Alla sera ritornò a Miralago e al mattino dopo gi unse di nuovo a Tirano con il Trenino Rosso.

trenino giallo tirano

Si sa che le fate tutto possono e, ancor di più, la fata di Miralago che ha poteri straordinari. Si ricordò il canto dei bambini, ricordò i loro desideri .

Prese la su bacchetta magica scintillante da sotto il vestito e… tach ! Nella piazza della stazione di Tirano dove c’è un’aiuola con un albero si videro mille canarini gialli posarsi tra le fronde e cinguettare la canzone che la fata aveva sentito cantare dai bambini.

Poi tutti i canarini si alzarono in volo e si posarono su un trenino rosso in attesa di partire dalla stazione. Meraviglia delle meraviglie, quando il capostazione fischiò per far partire il Trenino Rosso alla volta di Poschiavo, la gente vide il treno diventare di colore giallo canarino, poi lo videro farsi piccolo. Le ruote di ferro si trasformarono in ruote di gomma e invece di avviarsi sui binari, lentamente uscì dalla porta della stazione con un

pòttttt…” sotto gli occhi meravigliati del capostazione. Poi si fermò in mezzo alla piazza. Il treno aveva una locomotiva con tre carrozze ed era tutto giallo, giallo come un canarino, giallo come l’oro.

Poi la fata di Miralago si trasformò in un signore che si mise al volante e il trenino si avviò. Sapete dove andò ? Andò dritto e filato alla scuola d’infanzia di Madonna di Tirano. Quando i bambini lo videro gridarono: “è il nostro trenino giallo di Tirano”. Subito salirono con le loro maestre e cantarono la “ filastrocca del chisciöl “ girando per i viali di Tirano sotto lo sguardo divertito dei loro papà, mamme, nonni e bisnonni. Da quel giorno il Trenino Rosso fischiettò più allegro perché aveva un fratellino chiamato Trenino Giallo e i due fratelli fecero a gara nel trasportare la gente sulle loro carrozze rosse e gialle.


e.m.

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