Inoltre, questo nome di famiglia è diffuso anche in Valcamonica e a Brescia città. Al di fuori della Lombardia Patroni si può incontrare, tra l'altro, in provincia di Parma e al Sud nel Barese. Comunque sia, le famiglie che portano questo cognome in varie parti d'Italia non dovrebbero avere legami di parentela.
Per quanto riguarda i nostri Patroni, al momento mancano informazioni precise. Posso garantire che questo nome di famiglia è presente a Sernio già nell'Ottocento e verosimilmente anche nel secolo precedente. A Tirano invece la sua presenza dovrebbe essere più recente: i Patroni tiranesi dovrebbero essere originari comunque di Sernio.
A Sernio le famiglie Patroni sembrerebbero essere piuttosto influenti nella vita del paese: da notare un vescovo missionario in India con questo cognome, nativo del paese. Nato a Sernio*, Tiburzio Patroni è stato un emigrante in Argentina sul finire dell'Ottocento; è piuttosto noto a Tirano, dove visse dopo il suo ritorno da Buenos Aires. Si era arricchito, sembra, commerciando in antiquariato. E' nota anche la sua passione per l'alpeggio di Trivigno, lassù fece molti lavori: "realizzò" anche la strada che da Marsaglia porta al torrente Rivalone. Tiburzio, detto "sciur Patroni" dagli Stazzonaschi, era un personaggio eccentrico che, però, sapeva essere credibile. Sposato a Maria Borserini, di Stazzona, del ramo benestante di quel casato. I Borserini avevano parentele a Tirano tra i Pìccioli e i Bonazzi. Da notare che Pietro Borserini, suocero di Patroni, era stato anche sindaco di Villa. Il dramma dei Patroni fu la morte del giovane figlio Luisito nella prima guerra mondiale, il figlio dei Patroni era tenente.
Quanto all'origine del nome, secondo Emidio De Felice, è da ricercarsi nella parola "padrone, proprietario". Esistono altre varianti locali e regionali del cognome come ad esempio Patrone o, in Veneto, Paròn.
Come cognome del Tiranese comunque Patroni non è stato, come già anticipato, particolarmente studiato. E' da sperare che qualcuno in futuro lo faccia poiché anche gli studi dell'onomastica famigliare dovrebbero essere valorizzati.
Giac
* E' curioso, ma tre vescovi di origine valtellinese hanno mamme di Sernio. Mons Emilio Poletti (1860/1918), vescovo di Bagnoregio, di famiglia villasca è figlio di Maria Giudici sposata al villasco Tomaso Poletti. Mons. Aldo Maria Patroni (1904/1988) vescovo di Calicut (India) dovrebbe essere anche lui figlio di un'altra Giudici.
Tra i vescovi viventi Mons. Coccopalmerio è figlio di una Ceppi, cognome ora estinto a Sernio.
Nessun commento:
Posta un commento