29 settembre 1504 - La Valtellina, colpita da una terribile pestilenza, viene salvata dall'intervento della Madonna, apparsa al tiranese Mario Omodei.
La Valtellina, colpita in quegli anni da una terribile pestilenza, fu salvata, secondo alcuni cronisti dell'epoca, da “un prodigioso intervento della Madonna di Tirano... da quel giorno la parrocchia tiranese, a ricordo dell'episodio, tiene una solenne processione e anche le processioni degli altri paesi, fra cui Sernio, traggono origine dalla protezione che la Vergine assicurò in quel frangente...
[Sernio. Storia, luoghi, gente, suggestioni, 2011]
Fuori dal borgo di Tirano, chiuso dalle possenti mura fatte costruire pochi anni prima da Ludovico il Moro, presso il ponte sul torrente Poschiavino detto della Folla, alle prime luci del 29 settembre 1504, festa di san Michele, la Vergine apparve in un coltivo a Mario Omodei e chiese espressamente la costruzione di una chiesa in suo onore in quel luogo. Non si trattava di una remota località appartata, come per altri simili eventi prodigiosi, ma di un luogo di transito, allo sbocco della valle di Poschiavo, dove l’itinerario trasversale delle Alpi che scendeva dal Bernina si univa a quello della strada di valle, la Valeriana, e a quello, non secondario, del passo dell’Aprica: uno snodo importante quindi di passaggi obbligati ai piedi della chiesa di Santa Perpetua, pietra miliare con il suo xenodochio di questi antichissimi cammini, percorsi fin dalla protostoria, e dunque luogo privilegiato di naturale incontro tra uomini e civiltà.
Gianluigi Garbellini [www.comune.tirano.so.it]
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