Dopo dieci anni Fondazione Cariplo torna ad occuparsi di anziani, vero tallone d’Achille del welfare futuro. Un primo bando pilota, 2 milioni di euro a budget, per sostenere le sperimentazioni del terzo settore. Rivolto anche alle associazioni valtellinesi. [Scadenza bando: 18 gennaio 2011]
Dopo dieci anni, Fondazione Cariplo torna ad occuparsi del tema degli anziani vero tallone d’Achille del welfare. Il progressivo invecchiamento demografico della popolazione italiana pone l’assistenza agli anziani tra le maggiori sfide delle future politiche. Basti pensare che tra il 2010 e il 2020 si prevede un incremento del 16% degli ultra sessantacinquenni e un più 39% degli ultra ottantenni.
Per lungo tempo la famiglia come “istituzione curante” ha avuto un ruolo centrale e prioritario nella rete dei servizi, ma oggi questa impostazione richiede certamente degli adattamenti perché le trasformazioni culturali, socio-economiche e demografiche degli ultimi anni stanno indebolendo la capacità di cura della famiglia e aumentando le situazioni in cui la persona anziana non ha alcun sostegno familiare.
L’obiettivo è dunque intercettare enti non profit che hanno progetti per realizzare forme di abitare protetto e flessibile o servizi di supporto alla domiciliarità. Fondazione Cariplo sosterrà le iniziative più meritevoli. Anche le realtà di Sondrio e provincia sono chiamate a riflettere su questo tema.
Il nuovo bando, con scadenza il prossimo 18 gennaio e disponibile sul sito www.fondazionecariplo.it, rientra in una prima fase pilota finalizzata a sostenere le risposte del territorio. Sono stati messi a budget 2 milioni di euro con due obiettivi specifici:
- arricchire la filiera dei servizi residenziali per anziani, sostenendo l’attivazione di soluzioni residenziali che si pongano a un livello di protezione intermedia tra il sostegno al domicilio e l’inserimento in RSA (residenzialità protetta);
- promuovere a livello territoriale la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi di sostegno alla domiciliarità: supporto e accompagnamento ai caregiver, iniziative di prossimità, sostegno alle famiglie nell’individuazione e nella gestione delle soluzioni private di cura (sostegno alla domiciliarità).
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