28 ottobre 2011 - Dopo soli tre anni siamo di nuovo di fronte ad una pesante crisi finanziaria. Le decisoni dell'altro ieri dell’EU sicuramente hanno rasserenato un pò gli animi, ma uscire da questa crisi non sarà facile... (Di Sergio Pini)
Dopo soli tre anni siamo di nuovo di fronte ad una pesante crisi finanziaria. Le decisoni dell’altroi ieri dell’EU sicuramente hanno rasserenato un pò gli animi e scaldato i listini azionari, ma uscire da questa crisi non sarà facile e ce un grosso rischio per i piccoli risparmiatori in questo momento. E’ dimostrato in letteratura che i periodi di crisi sono i peggiori per i piccoli risparmiatori. A causa di diversi fattori (psicologici, informativi e culturali) i piccoli risparmiatori adottano solitamente nei periodi di crisi finanziarie il seguente comportamento:
ATTENZIONE!!! Qui entra in gioco la macchina commerciale degli istituti di credito e delle assicurazioni. Consapevoli della paura che circola tra i piccoli risparmiatori riempiono il mercato di offerte a Capitale Garantito. Questi prodotti sono però molto spesso inefficienti (costi di ingresso, uscita e gestione molto alti), non rendono praticamente nulla e la garanzia sul capitale può essere molto debole. Spiegamoci meglio. Un prodotto a capitale garantito, come una Index Link o un Pronti Contro Termine, non è niente altro che un prodotto dove c’è una obbligazione che fa da “garante” del capitale. Se l’emittente dell’obbligazione fallisce, salta la garanzia.
Non sappiamo se siamo nel pieno della crisi oppure già nel post crisi ma, in ogni caso, se siete interessati a prodotti che offrano delle garanzie valutate bene:
- inizio crisi: Ignora. I mercati iniziano a scendere, ma il piccolo risparmiatore solitamente non si tiene aggiornato frequentemente sui propri risparmi quindi non prende nessuna decisione.
- metà crisi: Non vende e spera. I mercati sono scesi significativamente, il piccolo risparmiatore non accetta psicologimanete di realizzare la perdita e confida in una ripresa.
- pieno della crisi: Vende e dimentica. Tutti parlano di scenari funesti, i mercati crollano a picco e le perdite superano una soglia importante: il piccolo risparmiatore entra in panico e piuttosto di subire nuove perdite vende tutto.
- post crisi: Cerca Sicurezza. Dopo aver perso una parte magari importante dei propri risparmi il piccolo risparmiatore non ne vuole più sapere e si aggira disperato in cerca di sicurezza. La parola magica è Capitale Garantito. Non importa che sia poco redditizio, basta che non tocchi il capitale iniziale investito.
ATTENZIONE!!! Qui entra in gioco la macchina commerciale degli istituti di credito e delle assicurazioni. Consapevoli della paura che circola tra i piccoli risparmiatori riempiono il mercato di offerte a Capitale Garantito. Questi prodotti sono però molto spesso inefficienti (costi di ingresso, uscita e gestione molto alti), non rendono praticamente nulla e la garanzia sul capitale può essere molto debole. Spiegamoci meglio. Un prodotto a capitale garantito, come una Index Link o un Pronti Contro Termine, non è niente altro che un prodotto dove c’è una obbligazione che fa da “garante” del capitale. Se l’emittente dell’obbligazione fallisce, salta la garanzia.
Non sappiamo se siamo nel pieno della crisi oppure già nel post crisi ma, in ogni caso, se siete interessati a prodotti che offrano delle garanzie valutate bene:
- perché volete questi prodotti: siete nel panico perché avete subito pesanti perdite? Prendetevi tutto il tempo per analizzare la situazione e solo dopo prendete le vostre decisioni di investimento.
- i costi impliciti ed espliciti. Per capirlo fate questa semplice domanda a chi vi vende il prodotto: se do 100€ alla banca e il mercato non si muove quanto incasso l’anno prossimo se vendo il prodotto? Ci sono Index Linked che hanno dei costi di oltre il 10%. Quindi voi versate 100€, 10€ vanno persi subito e dopo cinque anni vi garantiscono che vi restituiscono 100€, ammesso che l’emittente della garanzia non faccia bancarotta. I costi sono talmente alti che la possibilità di avere più di 100€ sono ridicole (5%). Tanto vale metterli sotto il materasso.
- la natura della garanzia: chi è l’emittente dell’obbligazione che fa da garante del capitale? Qual’è il suo rating? L’investimento è coperto dalla garanzia del Fondo interbancario di tutela dei depositi? Molto spesso le banche offrono dei prodotti chiamandoli “depositi” ma non sono dei Depositi Bancari nel senso giuridico del termine, sono solo dei Pronti Contro Termine che non rientrano nella garanzia del Fondo nterbancario.
Nessun commento:
Posta un commento