2 novembre 2011 - La Provincia di Sondrio rinuncerebbe, per l’imminente inverno, a riproporre il “Treno della Montagna”. Pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Mobilità Valtellina.
Come l’indagine della nostra associazione aveva evidenziato a suo tempo, il servizio, così come proposto, era fallimentare ma, ribadiamo, non tutto è da cestinare. Innanzitutto l’idea che il turista possa raggiungere le nostre località di vacanza con i mezzi pubblici è senza dubbio da mantenere ed anzi da rafforzare proponendogli un servizio competitivo rispetto all’utilizzo della propria auto.
L’investimento che la Provincia ha fatto nel rinnovo dei convogli Milano-Tirano va sicuramente nel verso giusto perché pone le basi per un servizio di buona qualità a beneficio, senza discriminazioni, di residenti e turisti.
A differenza del “Treno della Montagna”, servizio assai limitato in termini di frequenza e piuttosto costoso, i convogli ordinari, purché mantenuti ad un certo livello di decoro, offrono un servizio frequente (nei festivi un treno ogni ora),
flessibile (posso infatti scegliere qualunque treno senza vincoli di prenotazione), abbordabile dal punto di vista economico e assolutamente competitivo in termini di durata del viaggio (sia rispetto all’auto che rispetto al “Treno della Montagna”).
Allo stato attuale però si perde l’aspetto migliore che offriva il “Treno della Montagna” ossia le coincidenze nelle varie località del fondovalle servite dalla ferrovia dell’autobus per Madesimo, Chiesa, Aprica e Bormio.
Oggi infatti, le coincidenze treno-pulmann nell’arco di una pochi minuti, elemento imprescindibile per rendere appetibile il mezzo pubblico o non sono sempre garantite o lo sono solamente fino ad orari poco adatti al turista.
Da Milano, ad esempio l’ultimo treno utile per raggiungere Madesimo, Bormio o Aprica parte alle 16:20, orario sicuramente inadeguato per tutti coloro che, dopo una settimana di lavoro, vogliono trascorrere un piacevole week
end nelle nostre valli. (Solo Bormio è raggiungibile con il treno delle 19:20 ma non con quello delle 17:20 o 18:20).
Altro aspetto senza dubbio positivo che non viene mutuato dall’esperienza del “Treno della Montagna” è poi quello del biglietto unico che infatti permetterebbe di partire con un unico titolo di viaggio, senza perditempo (In realtà esisterebbero i biglietti “IoViaggio”anche se non sempre convenienti) .
Concludendo, l’associazione condivide l’indirizzo assunto dall’ente provinciale ma auspica che, come detto sopra, venga ripreso quello che di buono c’era nel “Treno della Montagna” anche rafforzando e diffondendo con l’aiuto di tutti (fra cui anche l’associazione, gli operatori, gli enti) l’idea che sia possibile raggiungere le nostre località comodamente con i mezzi pubblici tutto il giorno e tutti i giorni.
Associazione Mobilità Valtellina
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