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venerdì 30 dicembre 2011

"L'IMU E' UNA STANGATA PER LE FAMIGLIE"

29 dicembre 2011 - Crosio (Lega Nord): “Dov’è il federalismo? I sindaci dovranno incassare dai cittadini per conto dello Stato”.

“Il governo vuole convincere i cittadini che l’introduzione dell’Imu va nella direzione indicata dalla Lega Nord con il federalismo, ma i sindaci hanno già compreso il giochino e sono allarmati: dovranno stangare le famiglie, incassare i soldi e trasferirli a Roma per rimpinguare le casse dello Stato. Monti non deve mentire: l’Imu introdotta dal decreto legislativo sul federalismo era tutt’altra cosa, ed è bene che i cittadini lo sappiano, perché per loro le tasse sull’abitazione aumenteranno fino al 70%, ma a beneficiarne non saranno i Comuni che saranno obbligati a trasferire gran parte di quanto incassato allo Stato”. Così si esprime il parlamentare valtellinese Jonny Crosio che, in questi giorni, ha raccolto le lamentele degli amministratori pubblici locali per le conseguenze derivanti dall’introduzione dell’Imu così come prevista nella manovra varata dal governo Monti.

“Ci sono differenze sostanziali tra l’Imu federalista e quella di Monti - continua Crosio –, a cominciare dall’entrata in vigore, il 2014 per noi, il 2012 per l’attuale governo, per arrivare ai destinatari dell’introito che non saranno esclusivamente i Comuni, secondo la nostra logica federalista, bensì in larghissima parte lo Stato, calcoli alla mano molto più del 50% ipotizzato dall’attuale governo. Ma il dato più significativo per i cittadini è che mentre noi avevamo escluso dal pagamento dell’Imu l’abitazione principale, Monti l’ha prevista per tutti gli immobili, prima casa compresa”. Nel nuovo decreto, infatti, l’Imu sostituisce l’Ici con un’aliquota di base del 4 per mille, con possibilità per i Comuni di aumentarla o di diminuirla di due punti, mentre per tutti gli altri immobili si arriva al 7,6 per mille con facoltà di variarla di tre punti. L’introito sulla prima casa rimarrebbe ai Comuni, mentre la restante parte, pari a circa 18 dei 21 miliardi di euro previsti, dovrebbe essere divisa a metà con lo Stato partendo dalla base imponibile calcolata sul 7,6 per mille. Gli Enti Locali non potrebbero in ogni caso diminuire l’aliquota base per agevolare i loro cittadini perché in quel caso sarebbero loro a dover pagare l’Imu allo Stato, per non parlare dei Comuni che attualmente prevedono una percentuale inferiore al 7,6 per mille che dovranno necessariamente aumentare l’imposta non per avere più soldi in cassa bensì per trasferirli allo Stato!

“I calcoli potrebbero sembrare un po’ complicati ma i cittadini si accorgeranno presto che dovranno pagare di più e che i loro soldi non andranno a beneficio dei Comuni bensì dello Stato – sottolinea ancora Crosio –. È il rovesciamento completo della logica federalista: i sindaci diventano esattori per conto di Roma. Al contrario della riforma federalista voluta dalla Lega Nord, e in controtendenza rispetto a quanto avviene in altri Paesi come Germania e Svizzera, l’Imu di Monti è centralista e impedisce ai Comuni di avere l’autonomia finanziaria per gestire servizi e opere pubbliche. E il regalo di Monti per il nuovo anno saranno le nuove rendite catastali, con il Nord chiamato ancora una volta a pagare a vantaggio dell’altra parte d’Italia in cui fioriscono evasione e abusivismo immobiliare “.

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