Una serata davvero unica ed emozionante quella di mercoledì 14 dicembre 2011 a Sondalo. I dialetti della Provincia di Sondrio e della Valposchiavo si sono dati appuntamento nella sala Consiglio del municipio dell’alta valle per la premiazione finale del concorso di poesia dialettale.
E’ stata un successo la prima edizione del concorso di poesia dialettale organizzato dal Comune e Biblioteca di Sondalo, con la collaborazione del Centro Studi Storici Alta Valtellina, il patrocinio della Provincia di Sondrio e della Comunità Montana Alta Valtellina, l’Associazione Amici della Musica di Sondalo e la Pro Loco di Sondalo.
Sono state ben 22 le poesie inedite presentate al concorso e valutate da un’autorevole giuria composta dal Vicesindaco di Sondalo Massimo Ielitro e dall’Assessore Luca Della Valle, dall’Assessore provinciale Filippo Compagnoni, da Cristina Pedrana Proh (Presidente della commissione esaminatrice), Lorenza Fumagalli, Graziella Pini, Emanuele Mambretti e Franca Prandi nominati del Centro Studi Storici e Daniela Maffi degli Amici della Musica di Sondalo. A coordinare il tutto Gisella Schena, Presidente della biblioteca civica di Sondalo e Dario Cossi, segretario del Centro Studi Storici Alta Valtellina
In apertura di serata il sindaco di Sondalo Luigi Grassi ha ringraziato tutti i fautori dell’iniziativa e ne ha sottolineato l’importanza nel panorama provinciale: “Non è un caso - ha detto il Sindaco - che questo concorso di poesia dialettale sia nato a Sondalo, una delle realtà forse più ricche da questo punto di vista soprattutto per la propria storia. Continueremo a mettere in campo iniziative di questo genere perché crediamo che sia giunto davvero il momento di riappropriarsi del dialetto che è la voce più vera della nostra gente”.
ll Sindaco ha poi portato i saluti del cittadino onorario, grande musicista e poeta del dialetto Davide Van de Sfroos che non ha potuto essere presente alla serata per impegni, ma ha fortemente sostenuto l’iniziativa.
Alla serata è interventuno anche l’assessore provinciale Filippo Compagnoni: “Come assessore alle identità e tradizioni è mio obiettivo quello di valorizzare e promuovere tutte le memorie e le espressioni culturali. Questo sicuramente è un progetto straordinario, fatto da persone che credono ancora ai valori del passato e della nostra storia”.
Le vere protagoniste della serata sono state però le poesie , alcune molto intime e delicate ed altre più divertenti e ironiche. A vincere la prima edizione del concorso è stato il componimento in dialetto della Valtartano “Sira” di Mario Spini seguito da “Ode alla carriola” scritta da Paolo Piani di Albosaggia e “Novembri”, presentata nel dialetto di Brusio da Delia Nussio.
A seguire sono state premiate le poesie fino al 10° posto: Giusi Gasparini di Ardenno con “Al me pà malaa en del coo”, Carlo Bianchi di Cino con “I sesant’an del la Maria”, Piergiorgio Garavatti di Sondalo con “La muda”, Gabriele Antonioli di Grosio con “I brasciadéi de Gròs”, Katia Maroon Giugni di Albosaggia (quasi sicuramente uno pseudonimo di un personaggio locale) con “Lost in del supermarchet”, Carlo pini di Grosio con “Murós”, Emilia Simonelli di Sondalo con la storia della “Nughéra di Migliùcio” e Pietro Pizzini di Sondrio con la poesia “La università del gerlu…”.
Sono stati inoltre assegnati dalla giuria dei premi speciali: a Piergiorgio Garavatti è andato il premio alla miglior poesia in dialetto di Sondalo, al testo “lost in del supermachet” il premio satira e ironia, al delicato componimento di Giusi Gasparini è stato assegnato il premio forza emotiva e infine agli ospiti della Casa di Risposo di Ponte che hanno realizzato la poesia “La nòsa vita de cuntadín” il premio alla memoria tramandata.
La serata inserita nel ciclo culturale “Parole e musica” ha visto inoltre la presenza del trio jazz formata da Michele Magatelli, Christian Windfeld e Luigi Vitali. Ora l'appuntamento è per mercoledì 21 dicembre 2011 alle ore 20:45 per la terza e ultima serata (in collaborazione con la rivista “Le montagne Divertenti”) con i dialetti di Montagna e di Sondrio di Pietro Pizzini e Arturo Baracchi “Barachin”e al prossimo anno con la seconda edizione del concorso di poesie per non dimenticare e salvaguardare i nostri dialetti che rimangono la più grande eredità culturale del nostro passato e della nostra gente.
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