25 gennaio 2012 - L'annosa questione sulla cessione dell'ex Cinema Italia sembra avviarsi ad una conclusione.
Dopo tre anni di trattative (10 maggio 2009), la cessione dell'ex Cinema Italia potrebbe, nei prossimi giorni, concludersi. L'ultima riunione del Comitato di Gestione dellla Fondazione Camagni ha definito i tempi: 10-15 giorni secondo fondi ufficiose, al massimo un mese secondo Clotildo Parigi, presidente della Fondazione.
Quest'ultimo ci ha rilevato che nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato, da parte dell'imprenditore Giandomenico Ciapparelli, un piano di recupero dell'edificio. Successiva alla presentazione sarà necessaria, per permettere l'alienazione del bene all'imprenditore tiranese, la condivisione del progetto da parte del Comune. "Spero che la questione possa risolversi al massimo in un mese - ci ha rivelato Clotildo Parigi - perché se no mi dimetto; durante il mio operato - continua Parigi - ho cercato di fare il massimo e molto spesso sono stato accusato di fare gli interessi di qualcuno: il mio unico fine è stato ed è quello di salvaguardare gli intenti dell'accordo con il comitato di gestione della Fondazione". Questo è stato, secondo il presidente della Fondazione Camagni, uno dei motivi per cui i tempi della trattativa si sono dilatati.
"In questo momento - ha dichiarato Parigi - abbiamo fretta anche noi, come Fondazione, nel concludere nel migliore dei modi la vicenda anche perché, nell'ultimo periodo, ci sono state delle spinte speculative di acquisto dell'immobile per la realizzazione di appartamenti: tutto questo crea confusione".
"In 20 anni di amministrazione pubblica - si sfoga Parigi - non mi sono mai imbattuto in una situazione così pietosa; ribadisco la mia intenzione nel concludere la vicenda nel più breve tempo possibile: primo, per poter avere degli introiti da impiegare in progetti importanti (come per esempio il recupero della vecchia sede) e poi per "liberarmi" di una grossa responsabilità, la sicurezza dell'immobile, che, checché se ne dica, grava tutta su di me".
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