1 febbraio 2012 - E' stato censurato dal difensore civico regionale il sindaco di Castione che ha negato all’Unione Cts i documenti relativi all'autorizzazione della costruzione del grande centro commerciale.
Sul progetto della Parco Commerciale scarl per l’apertura di una nuova struttura della grande distribuzione (ben 10mila mq no food) all’interno di un enorme capannone in via di costruzione nel Comune di Castione, l’Unione Cts mantiene costantemente alta la propria attenzione, come già dimostrato durante la recente campagna di sensibilizzazione a favore della tutela del territorio (appello sottoscritto in soli 3 giorni da oltre 10.500 cittadini tra cui numerosissimi piccoli imprenditori; centinaia di altre firme sono arrivate anche nelle settimane successive).
In riferimento al suddetto progetto, nelle scorse settimane l’associazione di via Macello aveva chiesto al Comune di Castione di poter accedere agli atti amministrativi relativi all’autorizzazione per la realizzazione di quella colossale bruttura in cemento che stiamo vedendo sorgere alle porte di Sondrio, ottenendo per tutta risposta un sorprendente diniego.
Ritenendo non solo discutibile ma anche del tutto illegittimo il rifiuto dell’ente, l’Unione, determinata nel far valere il proprio diritto di visionare i documenti richiesti, ha fatto immediatamente ricorso al difensore civico regionale della Lombardia, l’organo competente in materia.
Nel pomeriggio di ieri, martedì 31 gennaio, il difensore civico regionale della Lombardia si è pronunciato dando ragione all’Unione, ossia dichiarando “illegittimo – recita testualmente la nota – il diniego emesso in data 12.12.2011, con nota prot. n. 6687/VI.3, dal Comune di Castione Andevenno sull’istanza di accesso presentata dall’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Sondrio e invita detto Comune a riesaminare la propria posizione, consentendo l’accesso ai documenti richiesti”.
“L’Unione – dichiara il presidente Marino Del Curto – accoglie con estrema soddisfazione tale provvedimento, che consentirà di acquisire adeguata conoscenza della pratica edilizia in corso e di effettuare ogni opportuna valutazione in riferimento al connesso progetto di insediamento di una grande struttura commerciale”.
“È vero – aggiunge Del Curto – che la Parco Commerciale di Castione ha sì ritirato la domanda di apertura di una nuova grande struttura di vendita, ma è sotto gli occhi di tutti che i lavori nel cantiere continuano ad andare avanti e che, quindi, occorre fare chiarezza. Spero che, dopo il pronunciamento di un importante organo amministrativo super partes quale il difensore regionale della Lombardia, il sindaco del Comune di Castione – conclude Del Curto – voglia finalmente consegnare la documentazione richiesta a quella che egli stesso ha definito ‘lobby dei commercianti’. Perché tanta resistenza? Il sindaco di Castione aveva forse qualcosa da nascondere?”.
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