Resoconto di una attività di introduzione al video a Scuola... (Di Luca Vitali)
Quella che descriverò è la sintesi del lavoro svolto come Media Educator con i 20 bambini di una classe quarta elementare del Circolo di Delebio (SO), durante l’anno scolastico 2006 – 2007.
Durante l’attività curricolare di Italiano è stato programmato dall’insegnante un percorso riguardante l’argomento dell’autobiografia. Ogni alunno ha sperimentato strumenti quali il diario personale, l’intervista ai genitori, la lettura di testi autobiografici ,allo scopo di ricostruire, grazie allo studio dei testi narrativo, descrittivo e autobiografico, una semplice biografia personale. Il materiale prodotto ( testi, foto, disegni) è stato successivamente assemblato da ogni alunno in aula informatica grazie all’utilizzo del software “PowerPoint”.
Parallelamente a questo lavoro sono state utilizzate gran parte delle informazioni autobiografiche degli alunni come base per proporre loro la costruzione di un video collettivo, utilizzando strumentazioni e tecniche stimolanti e nuove dal punto di vista della didattica. Per questo obbiettivo è stata richiesta dall’insegnante la presenza del Media Educator : un Educatore Professionale con competenze specifiche nell’utilizzo dei media. Il Media Educator (ME) si inserisce quindi in un percorso didattico già iniziato: per questo motivo il ME ha concordato con l’insegnante il proprio ruolo all’interno della classe, i metodi da utilizzare, come declinare le competenze specifiche negli obbiettivi didattici della materia scolastica. La compresenza in aula del ME è stata di 8 sabati mattina, dalle ore 8,30 alle ore 10,30 circa, con i seguenti obiettivi concordati:
- stimolare l’interesse negli alunni sulla strumentazione utilizzata ( in particolare la videocamera digitale con le sue interconnessioni alle altre strumentazioni );
- insegnare, sottoforma di gioco, alcuni fondamentali concetti legati all’utilizzo della videocamera ( campi, piani, inquadrature, zoom, movimenti );
- far partecipare attivamente i bambini alle fasi della realizzazione di un filmino, insegnando loro ad utilizzare gli strumenti a disposizione.
Il filmino sarebbe stato creato sulla base di un lavoro scritto già svolto in precedenza dai bambini, che consisteva nella presentazione scritta di alcuni tratti autobiografici a tema:
- mi presento
- dicono di me… ( come un genitore o un parente vedono l’alunno o una sua caratteristica)
- di me si ricordano che…( un ricordo dell’alunno da parte del genitore o di un parente)
Al filmino sarebbero stati aggiunti anche altri spezzoni che si sarebbero ritenuti significativi per documentare il lavoro svolto.
SVOLGIMENTO DEL PERCORSO
1 – LA CONOSCENZA DELLE ATTREZZATURE : che cos’è? A cosa serve?
I bambini sono seduti al loro posto nell’aula. Il ME mette sulla cattedra la videocamera digitale, il cavalletto, la batteria, l’alimentatore per la corrente,la cassetta miniDV, i cavi di collegamento, il televisore. Si inizia il dialogo con domande, ipotesi, dando modo a tutti i bambini di conoscere le attrezzature e la loro funzione e interconnessione. Il ME svolge un ruolo di mediatore nella conversazione ( il ruolo di stimolatore non è stato necessario) facendo domande del tipo: sapete cos’è questo? Sapete a cosa serve quello? Sapete cosa centra il televisore?... e cercando per approssimazioni successive una risposta tecnica soddisfacente.
Il ME mostra contemporaneamente agli alunni tutte le fasi per il collegamento delle attrezzature:
- collegamento della batteria o collegamento alla rete elettrica della videocamera
- montaggio del cavalletto e della videocamera alla testata video del cavalletto
- inserimento della cassetta miniDV
- collegamento del televisore alla rete elettrica
- collegamento della videocamera al televisore tramite il cavo audio-video
- accensione della videocamera e del televisore
Tutto è pronto…la videocamera si muove e inquadra i bambini, i quali possono vedersi nel televisore collegato. I bambini si muovono e gesticolano per farsi inquadrare mentre il ME svolge alcuni movimenti in panoramica per consentire a tutti di vedersi nello schermo.
2 – ADESSO PROVO IO : comincio a capire come si fa
Dopo aver ripassato brevemente quello che era stato fatto la prima volta, gli alunni sono stati invitati a montare, collegare e smontare le attrezzature presenti sulla cattedra. Ognuno ha svolto personalmente una operazione, sotto lo sguardo attento e severo della classe, sempre pronta ad afferrare i minimi errori commessi dai compagni. Quando tutto era pronto è stato spiegato ai bambini il primo passo da compiere nella realizzazione del filmino: filmare una breve presentazione durante la quale ognuno di loro avrebbe dovuto entrare in scena, presentarsi con nome e cognome, ed uscire di scena. Dato che non era necessario soffermarsi su quello che bisognava dire, perché era semplicissimo, si è deciso di analizzare e risolvere insieme alcuni “ piccoli problemi tecnici” dovuti alla scelta di mantenere la videocamera in posizione fissa per tutta la durata della ripresa ( stessa altezza sul cavalletto, stessa angolazione, stesso zoom). Sarebbe perciò toccato ad ogni alunno regolare la esattezza della propria entrata ed uscita di scena variando la distanza dalla videocamera e utilizzando il televisore come monitor. Inoltre, per rendere più dinamica la presentazione si sarebbero decise entrate ed uscite di scena da posizioni e distanze diverse.
Gli alunni hanno svolto alcune sperimentazioni davanti alla videocamera per trovare la giusta distanza e non rimanere tagliati nell’inquadratura. Si è così capito che i più bassi possono stare più vicini ( in primo piano) mentre più alti devono stare più indietro ( in mezzo busto) altrimenti, con i vincoli posti dal ME alla videocamera, la parte alta del viso veniva esclusa dall’inquadratura. Si sono decisi insieme alcuni percorsi di entrata e uscita dall’inquadratura:
- entrare da destra, stop in primo piano, parlare, uscire a sinistra ( e viceversa);
- entrare da destra, stop in mezzo busto, parlare, uscire a sinistra (e viceversa);
- entrare dal basso ( alzarsi), stop in primo piano, parlare, uscire dal basso ( abbassarsi);
- entrare in diagonale dal fondo dell’aula ( per gli alunni più alti), camminare in avanti fino a raggiungere la posizione di mezzo busto, stop, parlare, uscire in diagonale opposta.
Infine sono stati messi dei pezzi di nastro adesivo sul pavimento per avere dei punti di riferimento precisi e…
3 - CIAK SI GIRA… ora sono in scena
Prima sono state fatte due prove. Con la videocamera accesa, l’intera sequenza delle presentazioni è stata girata dall’inizio alla fine senza interruzioni. Poi è stata fatta rivedere subito agli alunni, ai quali sono state date indicazioni per migliorare la ripresa successiva:
- ho guardato la videocamera mentre parlavo?
- Ho finito di parlare prima di muovermi?
- L’inquadratura era centrata?
- Sono stato naturale nel camminare e nel parlare o ero impacciato?
- Si è sentito quello che ho detto?
Con questi consigli e con le stesse modalità di prima è stata fatta una seconda ripresa. Nel riguardarla tutti gli alunni hanno fatto meglio della prima volta e sono inoltre stati pronti a riconoscere nel video gli errori commessi.
La terza ripresa è stata quella che doveva venir utilizzata per il filmino. I bambini si sono impegnati ulteriormente per mettere a frutto i piccoli consigli che il ME aveva dato loro, ma sempre in un clima molto rilassato e divertente.
Dopo la terza ripresa gli alunni si sono seduti tutti in terra davanti alla televisione e ci siamo goduti tutte le riprese della giornata, commentando gli errori in modo divertente e cercando di memorizzare alcune indicazioni per l’incontro successivo.
4 – MI RICORDO ANCORA COME SI FA?
Questo incontro è servito, oltre a registrare un altro pezzo di filmino, a verificare praticamente tutto ciò che era già stato svolto nei 2 incontri precedenti :
1- ripasso dei concetti e delle informazioni apprese, tramite domande del ME e risposte degli alunni
2- montaggio dell’attrezzatura da parte degli alunni
3- ripresa davanti alla videocamera
La novità rispetto all’incontro precedente è stata la scelta preventiva, da parte di ogni alunno, di una sola frase significativa fra le tante scritte nella sezione “DICONO DI ME…”, e lo studio della stessa a memoria. Si è cercato anche, rispetto alla volta precedente, di variare l’entrata e l’uscita di scena, questa volta uguale per tutti, in modo che gli alunni non avessero dovuto elaborare troppe informazioni in una sola volta ( legate sia all’entrata in scena che al ricordarsi il copione). I bambini questa volta si sono disposti in gruppo, tutti ad un lato e fuori dal campo visivo inquadrato, in modo da entrare lateralmente, fermarsi in primo piano davanti alla videocamera, parlare ed uscire dal lato opposto. Un altro elemento di novità per i bambini è stata l’attenzione al silenzio assoluto dall’inizio alla fine della ripresa, in modo da non trovare nella registrazione delle voci o dei commenti fuori luogo.
Rispetto alla volta precedente, dato che i bambini avevano già familiarizzato con questa tecnica di ripresa e ne avevano assimilato i movimenti, è stata fatta un’unica ripresa, durante la quale sono state registrate in sequenza sia le scene che i fuori scena, senza interruzioni tra una sequenza e l’altra (la sequenza parte con l’entrata in scena del primo alunno e si conclude con l’uscita di scena dell’ultimo alunno).
Alla fine della ripresa, nel guardare tutto quello che era stato fatto, approfittando di alcune domande degli alunni,abbiamo potuto affrontare insieme il tema del montaggio al computer, con particolare riferimento alla “acquisizione delle clip, ai tagli agli effetti speciali”. Il ME ha spiegato con alcuni semplici esempi come il filmato viene trasferito sul PC, e da qui, con l’aiuto di particolari programmi, possa venir trasformato a piacimento, eliminando ad esempio i pezzetti venuti male, aggiungendo della musica, dei titoli ecc. E’ stato spiegato ai bambini che questa fase del lavoro, per questa volta, sarebbe stata svolta a casa dal ME e che loro avrebbero poi rivisto il filmato finito.
5- IL GIOCO DEI RUOLI CINEMATOGRAFICI
In questo incontro il ME ha proposto ai bambini qualcosa di diverso, facendo svolgere loro, con la solita attrezzatura a disposizione, alcuni ruoli cinematografici : l’attore, l’operatore di ripresa, l’aiuto regista, il regista. Gli alunni avevano già, come la volta precedente, dovuto scegliere una frase significativa scritta nella sezione “ DI ME SI RICORDANO CHE…” e studiarla a memoria. Come le volte precedenti è stata montata e collegata l’attrezzatura. Quindi si è creata per la prima volta una minima scenografia in una parete dell’aula con un banco, una sedia e un cartellone di sfondo. La videocamera è stata posizionata in modo da inquadrare solo parte del banco con l’alunno seduto in mezzo busto, e solo parte dello sfondo. Sono stati spiegati e consentiti in seguito agli alunni l’utilizzo della panoramica e dello zoom della videocamera. Il televisore è stato messo in modo che fosse visto solo dal gruppo degli aiuto registi e dal regista, che erano seduti tutti dalla parte opposta al set di ripresa. I bambini dovevano svolgere a rotazione i seguenti ruoli: uno faceva l’attore ( si sedeva nella sedia ,con i gomiti sul banco, recitava e alla fine usciva di scena, uno faceva il regista ( quando tutto era pronto imponeva il silenzio, diceva “azione” e “stop”, decideva se ripetere o meno la scena), uno faceva l’operatore di ripresa (azionava e metteva in pausa la videocamera su indicazione del regista, azionava lo zoom o una piccola panoramica su indicazione del gruppo degli aiuto registi per migliorare l’inquadratura), tutto il resto del gruppo faceva l’aiuto regista (era responsabile del monitor e della giustezza dell’inquadratura e dava indicazioni all’attore e all’operatore di ripresa). Dopo che l’attore aveva finito di recitare prendeva il posto dell’operatore di ripresa, il quale andava nel gruppo degli aiuto regista, un aiuto prendeva il posto del regista e questi faceva l’attore.
E’ stato un gioco molto divertente e nel finale ci siamo come di consueto ritrovati davanti al televisore per rivedere e commentare quello che era stato filmato.
6- IMITIAMO UN FORMAT TELEVISIVO
La stessa mattina abbiamo improvvisato anche un gioco, che poi è stato inserito nel filmino, su imitazione dell’intervista che si svolge nel programma televisivo “Le iene show”. Dopo esserci procurati un lenzuolo colorato che alcuni bambini a turno dovevano reggere dietro la scena, vi abbiamo posizionato davanti 3 sedie parallele tra loro, sulle quali a turno dovevano sedersi 3 alunni per sottoporsi all’intervista. Il ME poneva loro in rapida successione una serie di 5 domande variabili che avevano a che fare con caratteristiche personali degli intervistati ( colore degli occhi, altezza, peso, cibo preferito…) ad ognuna delle quali i bambini dovevano rispondere molto rapidamente. Il divertimento è stato massimo in quanto la velocità domanda-risposta non lasciava tempo ai bambini di pensare portando a molte risposte inesatte o strampalate.
Come già accennato in precedenza l’acquisizione, il montaggio e la successiva riesportazione del filmino finito su miniDV è stata svolta a casa dal ME. Due settimane più tardi ci siamo ritrovati in classe per assistere all’evento dell’anno: il primo video fatto a scuola. L’emozione dei bambini è stata grande come pure il divertimento finale per l’aggiunta di alcuni spezzoni con velocità audio video molto accelerata. Il filmino, della durata di circa 18 minuti è stato rivisto per 3 volte di seguito con lo stesso interesse e divertimento da parte dei presenti: sono seguite molte domande sugli effetti speciali e sul montaggio e tutti si sono prenotati per averne una copia personale.
Luca Vitali
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